Saman uccisa dallo zio danese, conferma il fratello – Emilia-Romagna

Il minatore stamattina nell’incidente delle prove

Saman Abbas è stato ucciso dallo zio danese Hasnain. Lo ha ribadito nell’incidente probatorio il fratello sedicenne della ragazza di origine pakistana scomparsa da quasi un mese e mezzo a Novellara, in Bassa Reggiana. La testimonianza del minore si è cristallizzata, confermando quanto aveva già raccontato agli inquirenti sull’omicidio della sorella diciottenne. L’udienza protetta questa mattina davanti al gip di Reggio Emilia è iniziata alle 9.30 ed è durata poco più di due ore.

Al tribunale di Reggio Emilia, in un’aula chiusa, è avvenuto l’incidente probatorio con l’udienza del fratello minore di Saman Abbas. Per l’omicidio sono indagati i due genitori, fuggiti in Pakistan, uno zio e un cugino, latitanti in Europa e un altro cugino, attualmente in carcere a Reggio Emilia e legato all’udienza di oggi. Il fratello, trovato il 10 maggio mentre lasciava l’Italia e da allora in una comunità protetta, era già stato ascoltato e aveva detto che lo zio gli aveva confessato di aver ucciso la giovane donna, che si era opposta a un matrimonio combinato e voleva lasciare la famiglia dopo essere tornato a casa per un breve periodo.

L’incidente delle prove serve a “cristallizzare” le sue dichiarazioni. “Sicuramente sono state prese dal giudice tutte le opportune precauzioni per garantire la serenità dei minori e per evitare di essere intimiditi dall’ambiente”, ha dichiarato l’avvocato Simone Servillo, difensore dei genitori, che tenta di contattare la coppia, dopo essere entrata nel tribunale dopo l’attivazione. contatti con il consolato pakistano.

“E’ un’indagine molto delicata. Essendo minorenne, i requisiti per la massima protezione vanno ben oltre la difesa tecnica. Capirai il mio silenzio assoluto”. Così l’avvocato Valeria Miari che questa mattina ha assistito legalmente il fratello di Saman. L’altro cugino preso di mira dalle indagini, Ikram Ijaz, l’unico arrestato nel caso, ha partecipato all’udienza questa mattina in collegamento video dal carcere di Reggio Emilia dove è detenuto dal 9 giugno, data della sua consegna. Autorità francesi che lo hanno arrestato il 28 maggio mentre fuggiva in Spagna. I cinque indagati sono accusati di omicidio premeditato, occultamento di corpi e sequestro di persona.

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