Sanità, lavviso delle Ulss del Veneto: «Non pagate il ticket in anticipo». Dal 2024 si cambia: tariffe

Le aziende sanitarie e ospedaliere del Nordest hanno comunicato agli utenti di non pagare anticipatamente i ticket per prestazioni con data successiva al 1° gennaio 2024. Infatti, dal prossimo anno entrerà in vigore il decreto Tariffe che aggiorna i prezzi delle prestazioni ambulatoriali specialistiche. Questo decreto avrà un impatto anche in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, poiché i costi a carico dei pazienti potranno variare rispetto a quelli attuali.

Attualmente, i cittadini pagano un ticket per le visite, gli esami o i trattamenti, fino a un massimo di 36,15 euro. Se questa cifra viene superata, il Servizio Sanitario Nazionale copre la parte eccedente. Tuttavia, le tariffe effettive finora variano a seconda delle regioni e delle province autonome. Con l’entrata in vigore del nuovo decreto, queste tariffe saranno uniformate a livello nazionale.

Nel 2017 furono ridefiniti i Lea (Livelli essenziali di assistenza), al fine di garantire cure uniformi in tutto il paese e introdurre nuove prestazioni. Dopo sei anni, finalmente è stato concordato il nuovo tariffario nazionale, che sarà in vigore dal 1° gennaio 2024. Questo nuovo tariffario consiste in una lista di oltre 2.000 prestazioni, ognuna con un codice e un costo uguale in tutto il paese.

Le cifre sono state stabilite da una commissione nazionale, in consultazione con società scientifiche e regioni ritenute un punto di riferimento di efficienza, come il Veneto. I pazienti si accorgeranno delle differenze di costo al momento del pagamento. Infatti, fino al tetto di 36,15 euro, potrebbero pagare di più o di meno rispetto al passato.

I cittadini del Friuli Venezia Giulia avranno tendenzialmente un risparmio, mentre quelli del Veneto dovranno pagare una somma leggermente maggiore. Questo nuovo tariffario è stato introdotto al fine di garantire una maggiore equità nelle tariffe e un’omogeneità delle prestazioni in tutto il paese.

Modesto Cociarelli

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