Migliaia di persone affette da sclerosi multipla nel mondo avranno finalmente accesso a cure grazie all’inserimento di tre medicinali nella “Lista dei farmaci essenziali” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Fino ad oggi, molti pazienti non avevano accesso a questi farmaci a causa dei costi elevati o della mancanza di risorse assistenziali, soprattutto nei Paesi con risorse limitate. Questa importante conquista è stata resa possibile grazie a due anni di lavoro, con il contributo dell’Irccs Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna e dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute dell’Emilia-Romagna.
Il progetto è stato promosso dalla “Multiple Sclerosis International Federation” e ha coinvolto 51 esperti e rappresentanti dei pazienti provenienti da 24 Paesi del mondo. Grazie al lavoro congiunto di queste organizzazioni internazionali, la richiesta di inserimento dei tre farmaci è stata avanzata insieme al Centro collaboratore “WHO Collaborating Centre in Evidence-Based Research Synthesis and Guideline Development”.
L’inclusione di questi farmaci nella lista dell’Organizzazione Mondiale della Sanità fornirà validi opzioni di scelta per i pazienti e le decisioni di politica sanitaria nazionali, permettendo un migliore accesso alle cure per le persone affette da sclerosi multipla. La sclerosi multipla è una malattia neurologica cronica che colpisce il sistema nervoso centrale, causando una vasta gamma di sintomi e limitazioni nella vita quotidiana. Di conseguenza, è fondamentale garantire che i pazienti abbiano accesso alle cure adeguate per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita.
L’inserimento di questi farmaci essenziali rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la sclerosi multipla e offre speranza a tutte le persone affette da questa malattia. Grazie a questa decisione, molti pazienti potranno finalmente beneficiare di cure che fino ad ora erano fuori dalla loro portata. Oltre al beneficio diretto per i pazienti, l’inclusione di questi farmaci nella lista dell’Organizzazione Mondiale della Sanità potrebbe anche avere un impatto positivo sulle politiche di salute a livello nazionale, spingendo i governi a fornire risorse e supporto adeguati per i pazienti affetti da sclerosi multipla.
Questa notizia è un’importante vittoria per la comunità dei pazienti con sclerosi multipla e testimonia l’importanza di collaborazioni internazionali nel campo della ricerca e dell’assistenza sanitaria. Grazie all’impegno di esperti provenienti da diversi Paesi, sarà possibile migliorare la vita di migliaia di persone affette da questa malattia debilitante.
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