Spalletti vola via, Insigne becca Maradona a quota 115 – Corriere.it

a partire dal Monica Scozzafava

Tutto facile per gli Azzurri che restano a -4 dietro l’Inter con le reti di Juan Jesus, Mertens, Rrahmani e Insigne, che si prende una pausa per entrare nel mito azzurro

La malizia è un dovere. E questo è il manifesto di Luciano Spalletti. Anche dopo una partita vinta senza intoppi con la Salernitana, in cui il Napoli ha incatenato 4 gol contro gli avversari. Ma lui ha insistito: buttiamo troppi palloni in area, come un riflesso per lo stop. Si riferisce al momentaneo pareggio della squadra del Colantuono: Bonazzoli risponde, alla fine del primo tempo, al gol di Juan Jesus (il primo in Serie A dopo tre anni) e il Napoli rivede i fantasmi. Il poker è orgoglio, ma tenere il gioco aperto per 48 minuti contro la Salernitana decimata dal Covid e zeppo di giocatori ancora in ripresa, un lusso che Spalletti non si concede. E poi: più carattere, più malizia. Alla fine del primo tempo eravamo quasi in pareggio. Elmas poi ci pensa con una serpentina per ottenere il primo degli dei due generosi rigori assegnati da Pairetto, Mertens della località specifica.

La terza vittoria consecutiva del Napoli: Doveva essere un gennaio difficile tra infortuni e Coppa d’Africa, ma è stato il mese in cui la squadra ha recuperato i punti persi contro Spezia ed Empoli. Il derby è stato anche il manifesto delle emozioni: Lorenzo Insigne, diretto a Toronto, entra nel secondo tempo e grazie a Mertens, che aveva già preso palla, va sul dischetto per il secondo dei rigori assegnati al Napoli. Obiettivo numero 115: Raggiunto Maradona nello stadio intitolato al Pibe. Il capitano esulta e il labbro, a favore della telecamera, chiarissimo: sempre con te. Urla toccando il logo sulla maglia. Quasi a svuotare il bagaglio, già pronto per il Canada, dei critici della scelta milionaria della MLS. Adesso sono tutti a disposizione di Spalletti (tranne Koulibaly e Anguissa) e la strada per l’attico, che tanto piaceva al grande Luciano ad inizio stagione, è di nuovo percorribile. Non la Salernitana in difficoltà a dare la cifra della forza lavoro trovata dai napoletani ma le geometrie di attacco e l’equilibrio difensivo (ha segnato anche Rrhamani).

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Walter Sabatini ha qualcosa da dire all’amico Luciano: Il Napoli è forte perché è allenato da un grande giocatore come te. Ma hanno ripristinato la regola del rigore ogni tre angoli? Spalletti palleggia con eleganza: il regista non risponde. Mentre Colantuono allarga le braccia: Il protocollo Covid non è chiaro.

23 gennaio 2022 (modifica 23 gennaio 2022 | 21:22)

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