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di Marco Gasperetti

Il guru di Tesla in città con la sua famiglia: tour degli Uffizi, intervista a Nardella e una Fiorentina: non ho mai mangiato carne così buona

Elon Musk è sbarcato a Firenze. Forse l’emozione non era come vedere la Terra dallo spazio o godersi il paesaggio alieno su Marte, ma, nelle parole di Mr. Tesla, l’esperienza toscana è stata una meraviglia. Fu catapultato in questa straordinaria macchina del tempo che il Palazzo Vecchio, sognato da Leonardo nel Salone dei Cinquecento, si innamorò dello studio segreto e alchemico di Francesco I de’ Medici.

E, subito dopo, attraversò il mitico corridoio vasariano che, come un’astronave, lo portò ai tesori della Galleria degli Uffizi. ma ancora l’incontro che l’ha fatta piangere di gioia è stato quello con una Fiorentina, non una signora, ma una bistecca cucinata ad arte dallo chef di Buca Mario, il ristorante a due passi dalla Basilica di Santa Maria Novella. Mai mangiato carne così buona, esclamò l’imprenditore e magnate sudafricano naturalizzato statunitense. $ 182,1 miliardi di attività.

In Toscana Musk, 50 anni a fine giugno, arrivato con la famiglia: Compagno GrimesMusicista e cantante canadese con bambini, genitori, amici e parecchie guardie del corpo. L’artefice della sua visita in Toscana fu Fabrizio Moretti, segretario della Biennale di Antiquari a Palazzo Corsini.

Il sindaco Dario Nardella ha accolto Musk a Palazzo Vecchio. Dopo una prima sbornia di bellezze (Musk non aveva mai visitato Palazzo Vecchio), Elon ha affrontato con Nardella diversi temi di estrema attualità. E focalizzata sulla sostenibilità ambientale, anche nei dettagli. Nardella gli ha chiesto informazioni sulle tegole fotovoltaiche che produce Musk che potrebbero risolvere i problemi dell’impossibilità di posizionare i pannelli sui tetti di Firenze per problemi estetici. E ancora una volta, i due hanno discusso di possibili piani per rendere più verde la flotta di taxi e transito. Poi un complimento che forse il magnate non si aspettava. In un certo senso, lei, proprio come un moderno Leonardo, lo raccontava a Nardella con un sorriso.

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Agli Uffizi, presso il Vasariano (il corridoio che collega Palazzo Vecchio alla galleria) l’imprenditore arrivò alle 20.00. Aveva ancora il jet lag – afferma il regista Eike Schmidt – ma era molto concentrato. Ha visitato le nostre sale per oltre un’ora e mezza, godendosi anche le opere meno conosciute.

Come Le Virtù del Pollaiolo e del Botticelli e soprattutto il Trionfo della Vergine del Beato Angelico, capolavoro che rappresenta figure in assenza di gravità. Era anche molto interessato alla scultura ellenistica di Alessandro Magno, uno dei personaggi storici preferiti. Che dovremmo chiamare Alessandro il Massimo, perché non piace a nessuno, disse a Schmidt. Che poi lo ha salutato con una battuta: durante la costruzione della stazione spaziale su Marte, ci lasci posto per alcune nostre opere che abbiamo iniziato ad esportare con il progetto Uffizi Diffusi. Sorrisi e strette di mano.

Infine l’ultima tappa, al ristorante Buca Mario. In una saletta privata, Elon ha assaggiato un’insalata di porcini, salumi toscani, pasta al tartufo, pasta fritta al cinghiale ed infine la mitica Fiorentina. Il tutto immerso nel Chianti Poggio Rosso. Secondo quanto riferito, Musk è partito ieri con il suo jet privato, il Guffstream G650. Ma solo un’ipotesi. C’è chi dice che il magnate abbia avuto incontri di lavoro nella vicina sede della Leonardo (chiusa per ferie), azienda che opera anche nel settore spaziale. Nessuna conferma. Tutto top secret. L’unica certezza era la meraviglia di Musk al Bello e alla Fiorentina.

11 agosto 2021 (modificato l’11 agosto 2021 | 22:18)

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