Colori della regione: mezza Italia verso la zona gialla. Ecco cosa cambia domani – Cronaca

Roma, 28 gennaio 2021 – L’Italia ai tempi Covid: il giorno X si avvicina cambio di colori di Regioni e aggiorna la mappa colorata (bianco, giallo, arancione e rosso) con la diversa modulazione di restrizioni per combattere la pandemia di coronavirus. Domani (Venerdì 29 gennaio) infatti l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) perché ogni venerdì annuncerà il monitoraggio settimanale dati in base ai quali firmerà le ordinanze il ministro della Salute, Roberto Speranza. E, a seconda di cosa possiamo ipotizzare in attesa dei dati, in particolare l’indice di trasmissibilità Rt (ecco i dati della scorsa settimana) – molte regioni potrebbero rivolgersi colore giallo perché nella settimana di riferimento della sorveglianza c’è una diminuzione della curva di contagio.

I negozi sono aperti zona per zona

La mappa attuale dell’Italia

La nuova mappa a colori delle regioni

Quindi iniziamo con la situazione attuale. Ecco come sono distribuite le regioni aggiornate.

Zona gialla: Campania, Basilicata, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Toscana.
Zona arancione: Sardegna, Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Lombardia.
Zona Rossa: Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.

I colori delle regioni: cosa puoi fare nei fine settimana

Chi può cambiare venerdì

Prima di tutto, devi avere in mente il calendario (qui tutte le date possibili): per passare ad una zona inferiore (dall’arancio al giallo ad esempio), devono trascorrere almeno due settimane ei dati di due follow-up consecutivi devono ripristinare i parametri corretti. In concreto, domani (venerdì) dovrebbero certamente avere le condizioni richieste per il passaggio in zona gialla.Emilia Romagna, Calabria e Veneto che sono arancioni dall’8 gennaio: domani devono avere un indice Rt inferiore a 1 e un rischio basso o moderato. Il che sembra possibile. Tant’è che il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dice di aspettarlo “perché la RT è nuovamente calata e il numero dei ricoverati in terapia intensiva e nei reparti Covid è diminuito”.

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Poi c’è il caso Lombardia dopo il disordine dei dati trasmessi e rettificati: potrebbe quindi essere considerato arancione già da due settimane. Ma secondo un’interpretazione, la striscia arancione proviene dal nuovo ordine di una settimana fa. La Lombardia avrebbe quindi bisogno di una settimana in più. Dal 15 gennaio sono entrati anche nella zona arancione Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Mercato (pensando ad una zona gialla rinforzata), Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Lazio. Per loro saranno decisivi i dati più dubbi su Lazio e Piemonte. E l’interpretazione data all’inizio dei 14 giorni con i dati della zona inferiore è importante. I tecnici decideranno domani. Il giallo può quindi essere non automatico.

Attualmente mi trovo nella zona gialla Toscana, Molise, Basilicata, Campania e Provincia di Trento: e in giallo devono rimanere come le cifre lo giustificano.

Non dovrebbero essere in grado di cambiare, quindi rimani arancione – Umbria, Sardegna e Puglia che una settimana fa non avevano dati compatibili con la zona gialla (e quindi i due monitor non sono passati). La Sardegna poi nella zona arancione è passata solo una settimana fa.

Attualmente sono nella zona rossa Sicilia e Provincia Autonoma di Bozano: potrebbero diventare arancioni (con qualche dubbio per Bolzano). Sicuramente non in giallo perché il Dpcm vieta il doppio salto.

L’area bianca

Il decreto di gennaio ha anche stabilito il Zona vuota (ecco i criteri). Questa è l’area in cui tutto riapre effettivamente. Ma nessuna delle regioni attualmente ha numeri abbastanza bassi per integrarsi.

Il criterio

Vediamo infine quali sono i criteri stabiliti dall ‘ultimo Dpcm. Attraversiamo la regione arancia con Rt maggiore di 1 nel suo valore minimo, entrando nell’intervallo Rossa con un Rt maggiore di 1.25 (considerando sempre il valore inferiore del “range”). Per poter passare dall’arancione al giallo, ad esempio, ci vogliono due settimane con Rt inferiore a 1. tasso di incidenza (quanti positivi ogni 100.000 abitanti) e gli altri 19 parametri riportati nel monitoraggio settimanale. L’assegnazione a un certo gruppo dura almeno due settimane prima di poter passare alla banda inferiore. Invece, se io i dati stanno peggiorando puoi andare nell’area più riservata anche prima di due settimane.

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Europa: tre in rosso scuro

Nel frattempo, però Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, oltre alla provincia autonoma di Bolzanoppure, le regioni italiane rosso scuro nella mappa del contagio Covid-19 appena pubblicata dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc), aggiornata il 28 gennaio per un futuro progetto su cui la Commissione Europea sta lavorando sulla limitazione dei viaggi. Una classifica contestata dalle nostre regioni nei giorni scorsi.

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