Fca si dichiara colpevole di corruzione: multa di 30 milioni

La divisione americana di Fiat Chrysler Automobiles si è dichiarato colpevole in riferimento alle accuse di cospirazione contro ex dirigenti nell’ambito dell’indagine statunitense sulla presunta corruzione di alcuni membri del sindacato United Auto Workers (UAW).

Corruzione effettuata con l’obiettivo di ottenere condizioni più favorevoli in merito ai contratti sui contratti collettivi di lavoro. Come riportato da Reuters, la divisione statunitense della casa automobilistica – parte del gruppo Stellantis appena formato – ha dichiarato a gennaio di aver raggiunto un accordo sull’ammissione della colpa e sul pagamento di una multa di $ 30 milioni.

Giudice distrettuale degli Stati Uniti Paul Borman ha dichiarato in udienza in tribunale di accettare la dichiarazione di colpevolezza della FCA e di aver fissato una data per il pagamento dell’ammenda nel prossimo 21 giugno 2021.

La FCA ha inoltre accettato tre anni di supervisione da parte di un revisore indipendente della conformità per garantire la conformità alle leggi federali sul lavoro. Il Dipartimento di Giustizia ha detto che la compagnia ha cercato di pagare illegalmente oltre $ 3,5 milioni agli ufficiali della UAW dal 2009 al 2016.

Nel 2020, il presunto caso di corruzione era stato oggetto di un’aspra battaglia a distanza tra FCA e Motori generali, con il colosso americano che aveva puntato il dito contro l’azienda e addirittura contro la dirigenza di Sergio Marchionne, chiedendo ai giudici americani di intervenire per le presunte violazioni perpetrate dalla dirigenza del colosso italoamericano.

Le accuse mosse dall’amministratore delegato di GM Mary barra sono sempre stati respinti dalla Fca, che da tempo ne ha rivendicato l’innocenza affermando che la volontà di General Motors era solo quella di minare la stabilità dell’allora nascente accordo con PSA per la nascita del nuovo gigante delle quattro ruote Stellantis.

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