Finale Wimbledon, Mouratoglou: “Djokovic cauto: Berrettini ha talento ed è vincente”

Serena e coach Tsitsipas: “La finale di Wimbledon è l’ultima tappa di un percorso che ha portato Matteo in vetta. Potrebbe sentire l’eccitazione, ma è pronto. E non è una sorpresa”

Matteo Berrettini è pronto a giocare la sua prima finale del Grande Slam a Wimbledon. Si può parlare di sorpresa? No, anzi direi di no, perché questo risultato del tennista italiano è conseguenza di una regolarità dei risultati. In questa stagione Matteo ha vinto il torneo di Belgrado, poi ha giocato la finale del Madrid Master 1000, prima di perdere contro Novak Djokovic nei quarti di finale al Roland Garros. E subito dopo, ha vinto il Queens Lawn Tournament, storico e tradizionale evento di tennis sulla manica.

moschettieri

Ogni anno, negli ultimi dieci anni, mentre in Francia avevamo 4 talenti eccezionali chiamati i Quattro Moschettieri (Monfils, Gasquet, Tsonga e Simon), la stampa mi chiedeva se uno di loro avrebbe vinto un torneo del Grande Slam. Ho sistematicamente risposto: “Per questo devi passare attraverso alcune fasi preliminari e vincere diversi tornei, giocare le finali del Masters 1000, poi da lì la strada per vincere un evento del Grande Slam è più diritta”. Matteo ce l’ha fatta, non solo in questa stagione, ma da qualche tempo il suo tennis è migliorato anno dopo anno, passando attraverso i fondamentali del suo gioco, del suo carattere e del suo agonismo. Questa finale è quindi il risultato di tutti i progressi fatti.

Federer

Ricorderete che nel 2019 ha incontrato Roger Federer proprio nel bel mezzo di Wimbledon. E aveva preso una lezione di tennis. Solo due anni dopo, siamo nel 2021, è lui e non il campione svizzero che si è qualificato per la finale di Londra, e questo la dice lunga sull’importanza della sua progressione. Al di là del livello di gioco, la sua presenza in finale conferma il fatto che l’erba mette sempre in risalto i giocatori con un gioco variegato, orientato all’attacco, come del resto Berrettini. Matteo è un maestro in questo genere, è un attaccante e con la sua notevole statura riesce a produrre un servizio eccezionale, il suo dritto è potente come una palla di cannone, precisissimo e molto, molto potente.

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varietà

Quello che mi piace molto del gioco di Berrettini è che ha un vero e proprio arsenale di tiri, tutti diversi tra loro: la sua palla gira molto, ha un rovescio piatto che si alterna a un rovescio chop, dritto micidiale, “cannone” è usato come un detto in Francia. L’erba è adatta al suo tipo di gioco, su questa superficie è sempre difficile usare tutti i suoi colpi, gli effetti cambiano continuamente e le palle non sono controllate. Ma il gioco e la tecnica di Berrettini si rafforzano sull’erba, arma in più per questo talentuoso tennista italiano. Matteo Berrettini è anche un modello molto positivo per l’Italia, atletico, donne dicono belle, bravissimo con le lingue, da Madrid a Londra sempre perfetto nelle sue risposte in perfetto spagnolo e inglese, gentile e disponibile con tutti, ma tutto sul campo e determinazione . Ha tutte le qualità di un grande campione che presto diventerà un modello per tutti i bambini italiani e non solo.

Che giornata!

Domenica sarà quindi una giornata eccezionale per lo sport italiano e non solo per la finale di Wimbledon, anche ovviamente per la Nazionale di calcio, una giornata della quale gli italiani potranno essere fieri, qualunque siano i risultati finali, che sarà ricordata per molti anni da tutti. Tornando a Matteo e alla sua finale, come previsto, si ritroverà davanti al numero 1 del mondo, più che determinato a conquistare il suo 20° Grande Slam e a raggiungere i rivali di sempre. Da anni Novak si pone questo obiettivo e schiaccia il successo come un rullo compressore. A Wimbledon, forse, l’effetto “emotivo” potrebbe giocare un ruolo. Djokovic non si arrabbia mai, ma è l’obiettivo della sua vita. Matteo non potrà distrarsi un attimo, dal primo all’ultimo pallone dovrà stare in campo concentrato sul gioco e mai, neanche per un attimo, lasciare spazio all’avversario. Per Djokovic un avvertimento: attenzione, questo ragazzo ha talento e carattere vincente. Tutto è possibile.

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