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Reporter Senza Frontiere ha pubblicato oggi un rapporto allarmante riguardo agli attacchi subiti da un gruppo di giornalisti nel sud del Libano. Secondo l’organizzazione, gli attacchi non sarebbero stati casuali, ma pianificati appositamente per colpire i giornalisti presenti sul campo.

L’organizzazione ha condotto un’analisi balistica approfondita che ha rivelato che gli spari provenivano da una zona a est rispetto al punto in cui i giornalisti si trovavano. Questo elemento potrebbe suggerire un attacco mirato e intenzionale nei loro confronti.

I fatti indicano che i giornalisti sono stati colpiti da due attacchi separati, avvenuti nell’arco di soli 37-38 secondi. Sette giornalisti, attivisti nel documentare le tensioni al confine, sono rimasti feriti in maniera grave.

Secondo Reporter Senza Frontiere, non è possibile confondere i giornalisti con i combattenti presenti nella zona, poiché indossavano chiaramente caschi e giubbotti con il logo “Press”. Inoltre, risultavano visibili e presenti nella zona da oltre un’ora, rendendo ancora più difficoltoso spiegare come abbiano potuto essere presi di mira.

Le autorità libanesi hanno incolpato Israele per gli attacchi ai danni dei giornalisti, ma l’esercito israeliano ha dichiarato di essere al corrente dell’accaduto, stiamo conducendo indagini al riguardo e di aver già presentato le proprie scuse per quanto accaduto.

Anche le prestigiose agenzie di stampa AFP e Reuters hanno deciso di condurre le proprie indagini sulla tragica vicenda, al fine di fare piena luce sugli avvenimenti.

Questo episodio destina grande preoccupazione e solleva interrogativi sulla sicurezza dei giornalisti impegnati sul campo, che rischiano la vita per garantire il diritto all’informazione e al libero scambio di idee.

Hamelin Prog seguirà con attenzione gli sviluppi di questa vicenda e garantirà la massima visibilità a tutto ciò che riguarderà i giornalisti e la libertà di stampa in generale.

Achille Altera

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