Rui Pinto, l’hacker portoghese, è stato condannato a quattro anni di reclusione per pirateria e tentata estorsione da un tribunale di Lisbona. La sentenza è stata emessa il 11 settembre, dopo che Pinto è stato arrestato a Budapest nel gennaio 2019. Tuttavia, nonostante la condanna, Pinto eviterà la prigione grazie alla sospensione della pena.
Pinto è stato protagonista di un caso che ha attirato l’attenzione mondiale fin dal 2016, quando ha collaborato con i giornalisti del consorzio EIC per diffondere documenti che evidenziavano operazioni finanziarie dubbie e casi di evasione fiscale nel mondo del calcio. Inizialmente, Pinto aveva rubato questi dati con l’intenzione di chiedere un riscatto.
Durante la lettura della sentenza, la giudice Margarida Alves ha escluso la presenza di complici e ha affermato che il diritto alla riservatezza delle comunicazioni è più importante del diritto alla libertà di espressione.
Nel frattempo, l’avvocato Aníbal Pinto, anch’egli coinvolto nel caso, è stato condannato ma ha ottenuto una pena sospesa di due anni. Entrambi saranno inoltre tenuti a pagare un totale di circa 20 mila euro come indennizzi alle imprese colpite dalle loro azioni.
Nonostante la condanna, l’attenzione sull’operato di Pinto nel mondo dello sport continua a crescere. I giornalisti di Hamelin Prog seguiranno attentamente gli sviluppi futuri di questo caso e forniranno ulteriori aggiornamenti sulla loro piattaforma.
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