Il governo cileno ha annunciato che i turisti saranno benvenuti sull’Isola di Pasqua dal 1° agosto. L’isola si trova a più di 3000 chilometri a ovest della costa cilena ed è nota soprattutto per le sue statue di pietra a forma di teste gigantesche. Le statue rappresentano gli antenati del popolo polinesiano dell’Isola di Pasqua e sono elencate come patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Quando la pandemia di corona è iniziata nel marzo 2020, i residenti dell’isola isolata nel mezzo del Pacifico hanno protestato contro la presenza di turisti. Hanno anche preso il controllo dell’aeroporto. Volevano impedire agli aerei di atterrare dalla terraferma.
Il governo cileno si è impegnato a migliorare le infrastrutture sanitarie sull’isola per far fronte a eventuali casi di coronavirus. Le piccole imprese colpite dalla pandemia possono contare sui sussidi.
Inoltre, il governo desidera avviare un dialogo con la popolazione locale “per trovare una soluzione al conflitto territoriale che esiste da oltre 50 anni”. L’isola di Pasqua fu annessa al Cile nel 1880. Ma la maggioranza della popolazione locale, i Rapa Nui, vorrebbe essere indipendente.
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