Il colpo di stato in Guinea

L’esercito della Guinea, un paese dell’Africa occidentale, avevano sciogliere il governo del presidente Alpha Condé, prendere il potere e sostituire i governatori regionali con comandanti militari. Un gruppo di soldati, parlando alla televisione di stato domenica sera, ha annunciato di aver ribaltato la costituzione. Lunedì, al termine di una riunione alla quale i ministri del governo deposto sono stati costretti a partecipare, uno dei golpisti ha annunciato che entro poche settimane si formerà un governo di unità nazionale.

Il colpo di stato era iniziato Domenica mattina, quando si sono sentiti una serie di spari vicino al palazzo presidenziale nella capitale Conakry. Nelle ore successive sono circolati sui social i video del presidente Condé circondato da soldati all’interno di una stanza del palazzo. Condé è ancora in detenzione. Poi Mamady Doumbouya, capo dell’esercito, ha annunciato il golpe in televisione, circondata da altri otto soldati e avvolta nella bandiera nazionale della Guinea: ha spiegato che la decisione di agire è stata dovuta alla “cattiva gestione” del governo del Paese, alla povertà della popolazione e corruzione endemica.

La Guinea è un Paese abbastanza instabile dal punto di vista politico e militare, e non è la prima volta che Condé – che nell’ottobre 2020 è stato eletto per un terzo mandato, nonostante fino a poco tempo fa la Costituzione prevedesse un limite di due – un tentativo di colpo di stato. Circa una settimana fa il parlamento guineano ha poi approvato una modifica al bilancio nazionale per aumentare le spese parlamentari e presidenziali, e contestualmente una riduzione dei fondi per le forze dell’ordine come la polizia e l’esercito. . Un diplomatico occidentale che ha rifiutato di essere identificato ha notato anno Domini Al Jazeera che le rivolte potrebbero essere iniziate dopo il licenziamento di un alto comandante delle forze speciali, scatenando infine una ribellione più ampia.

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Quanto accaduto è stato oggetto di critiche quasi unanimi a livello internazionale. La Russia ha chiesto l’immediato rilascio di Condé e l’immunità garantita, mentre gli Stati Uniti hanno affermato che il colpo di stato potrebbe avere conseguenze per il sostegno di Washington al Paese. La condanna dell’azione militare delle ultime ore è arrivata anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, dal Presidente dell’Unione Africana, dal Presidente della Repubblica Democratica del Congo Felix Tshisekedi e dall’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea Josep Borrell, tra gli altri.

La notizia del golpe ha suscitato reazioni positive da parte della popolazione in alcune zone della capitale, dove centinaia di persone hanno salutato con applausi i militari. L’esercito ha anche annunciato il rilascio delle persone arrestate durante le proteste contro il terzo mandato del presidente deposto.

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