‘Il giudizio sull’imposta sul risparmio non si applica ai casi precedenti’ | I soldi

Questo è ciò che l’avvocato generale René Niessen consiglia alla Corte suprema. La più alta corte del nostro paese adotta quasi sempre tale consiglio.

La Corte Suprema ha stabilito alla fine dell’anno scorso che i risparmiatori fiscali hanno dovuto pagare i loro soldi nel 2017 e nel 2018 era ingiusto perché la loro crescita del capitale si era bloccata a causa dei tassi di interesse al ribasso. Contestualmente hanno ricevuto sulla chiave maestra una busta blu con la quale il fisco li accusava di un’alta dichiarazione fittizia per riscossione dei tributi. Si tratta di persone con almeno diverse decine di migliaia di euro di risparmi in banca.

Compensazione

L’avvocato generale Niessen afferma nella sua opinione che i tribunali devono giudicare l’importo del risarcimento che dovrebbero ricevere i risparmiatori di successo. “La Corte Suprema può quindi testare marginalmente questa interpretazione”.

Anche le persone che si sono opposte all’imposta sul risparmio pagata negli ultimi tre anni sembrano essere in grado di recuperare i soldi dal fisco. L’indennizzo per i risparmiatori alla fine potrebbe ammontare a miliardi di euro. Il segretario di Stato Van Rij (Finanze) sta lavorando a una soluzione.

Tuttavia, secondo l’avvocato generale Niessen, la sentenza della Suprema Corte non ha conseguenze per gli accertamenti antecedenti al 2017. “La Suprema Corte è del parere che la situazione esistente nel 2017 e successivamente differisca così tanto dagli anni precedenti che un diverso accertamento aveva da effettuare rispetto agli anni precedenti.

“Troppo miope”

L’esperto fiscale Cor Overduin della società di consulenza e contabilità Grant Thornton, che sta assistendo il Bond voor Belastingbeers nei procedimenti legali, pensa che Niessen sia “troppo miope”. Secondo Overduin, infatti, è già emerso che i risparmiatori hanno pagato troppa imposta sul capitale nel 2015 e nel 2016.

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«Per quegli anni è già stato stabilito da sentenze dei tribunali che l’1,2% – il criterio allora applicabile – non era realizzabile. Ciò significa che la violazione del diritto di proprietà è un dato di fatto. Nulla da dire sui rimedi legali in questo campo, l’avvocato generale Niessen sta facendo un disservizio a questi contribuenti”, dice Overduin. “E’ un’occasione persa”.

Ascolta anche il podcast Questione di centesimi sullo scandalo dell’imposta sul risparmio:

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