L’ultimo sciocco del governo si consumava sui treni: prima l’ok al 100% dei posti, insomma stop al distanziamento per coronaviruse poche ore dopo l’inversione. Tutto come prima. Risultato? Passeggeri lasciati a terra, convogli saltati e rovinato estati. Un disastro sensazionale che, secondo i rapporti della stampa, avrebbe innescato un duro confronto tra Paola De Micheli, Ministro dei trasporti da cui proveniva di fatto è arrivato il primo via libera, e Roberto Speranza, Ministro della sanità, molto contrario all’apertura.
E per parlare di quello che è successo, ospite in relazione Agora su Rai 3, esatto la piddina De Micheli. E la patch che serve è quella proverbiale, che è peggio del buco. In effetti, spiega: “Ci siamo trovati di fronte a un quadro epidemiologico modificato, qualche altro contagio, una curva che ha ricominciato a crescere. Abbiamo ritenuto che fosse opportuno indagare di più. Vogliamo approfondire i sistemi di filtraggio dei treni“In breve, la retromarcia per approfondire” i sistemi di filtraggio dei treni “. Ma quel riferimento al” mutato quadro epidemiologico “ci fa sorridere: deduciamo che è cambiato in meno di 24 ore. Francamente improbabile.
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