Il vaccino Curevac “sarà la rivoluzione”. L’immunologo spiega perché

22 aprile 2021

In Italia, il Vaccino monodose Johnson & Johnson, a cui piace quello di Astrazeneca sarà consigliato oltre i 60 anni, il passo successivo è sempre più previsto. Anche Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, sta effettuando le necessarie valutazioni sul vaccino russo Sputnik, ma è soprattutto su un altro prodotto che si concentra l’aspettativa generale: il vaccino CureVac.

Perché potrebbe rappresentare una svolta rispetto alla tecnologia, rendendolo il più “moderno” e il più flessibile in termini di usabilità rispetto a quelli di prima generazione. E perché potrebbe dare una decisa accelerazione alla campagna vaccinale.

L’immunologo

“Se un vaccino mRNA europeo arrivasse in poche settimane e funzionasse, sarebbe fantastico, quella sarebbe la soluzione”. Lo afferma nel programma “ L’imprenditore e gli altri ” su Cusano Italia TV, l’immunologo Guido Forni, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei riferendosi appunto a CureVac. “È un’azienda tedesca finanziata dall’Europa – ha ricordato – che dispone di una tecnologia più avanzata rispetto a Pfizer e Moderna. Il vaccino può essere conservato a temperatura ambiente e non dovrebbe avere effetti collaterali. L’Ue ha riservato 450 milioni di dosi “e” se tutto va bene, questo vaccino sarà la rivoluzione dei vaccini “, è convinto l’esperto.

“Dovremmo essere nelle fasi finali – ha sottolineato – quindi ci vorranno alcune settimane per l’approvazione degli EMA e poi inizierà la produzione”.

mRna e varianti

Con la pandemia Covid-19 “abbiamo appreso una nuova tecnologia per fare vaccini molto velocemente – aggiunge Forni – I vaccini variante sono già pronti perché bastava cambiare parte dell’RNA e il vaccino è pronto”. In futuro, i vaccini a mRNA potrebbero essere utilizzati anche contro altre malattie infettive, e come forma di prevenzione per i tumori la cui origine è nota e sono dovuti a un particolare difetto genetico “.

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In collaborazione con Adnkronos

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