La crisi delle nascite in Italia riduce le classi scolastiche, dice il ministro

La crisi delle nascite in Italia riduce le classi scolastiche, dice il ministro

La popolazione scolastica italiana si ridurrà di un milione nel prossimo decennio a causa del calo dei tassi di natalità e della fuga dei cervelli, ha affermato giovedì il ministro dell’Istruzione.

Secondo l’agenzia statistica nazionale ISTAT, le nascite in Italia sono scese al minimo storico di 400.000 nel 2022, il 14esimo calo consecutivo, poiché la popolazione totale è scesa di 179.000 a 58,85 milioni.

Il declino e l’invecchiamento della popolazione sono un grave problema per il terzo paese più grande della zona euro, che porta a una minore produttività economica e a costi sociali più elevati in un paese con il conto pensionistico più alto tra i 38 paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Il governo del primo ministro Giorgia Meloni ha fatto della questione una priorità sin dal suo insediamento lo scorso anno e si è impegnato ad aiutare le famiglie ad aumentare il tasso di natalità.

Secondo il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il numero di studenti nell’anno scolastico 2033-2034 scenderà dai 7,4 milioni del 2021 a 6 milioni, con 110.000-120.000 studenti in meno nelle aule ogni anno.

“Lo scenario è allarmante”, ha detto Valditara in un videomessaggio a una conferenza sulla crisi. Papa Francesco, che ha avvertito che l’Italia si avvia verso un “inverno demografico”, interverrà venerdì all’assemblea.

Il forte calo del numero di studenti potrebbe anche vedere il numero di insegnanti scendere a 558.000 nel 2033/34 dagli oltre 684.000 attuali, ha aggiunto Valditara.

Per aiutare le famiglie, il governo la scorsa settimana ha approvato un pacchetto di misure sul lavoro che quest’anno prevede un’esenzione fiscale sulle prestazioni sociali per i dipendenti con figli, fino a un massimo di 3.000 euro (3.300 $) per dipendente.

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Valditara ha avvertito che il calo è dovuto anche ai professionisti che lasciano il Paese per trovare un lavoro migliore all’estero.

“Se l’andamento demografico continua come adesso, tra 30 anni ci saranno 5 milioni di italiani in meno e avremo perso 2 milioni di giovani”, ha detto.

(1 dollaro = 0,9084 euro)

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