L’Eurogruppo concorda con il Mes sul fondo di emergenza dell’Ue dopo mesi di dispute

L’Eurogruppo concorda con il Mes sul fondo di emergenza dell’Ue dopo mesi di dispute


Foto: ANP

Dopo mesi di discussioni, i ministri delle finanze dell’UE della zona euro (Eurogruppo) hanno concordato la nomina di un nuovo capo del MES. L’ex ministro delle finanze lussemburghese, Pierre Gramegna, è autorizzato a guidare il fondo di emergenza permanente dell’UE dal 1° dicembre dai diciannove paesi dell’euro.

Secondo gli addetti ai lavori, la nomina è diventata possibile perché il (nuovo) governo italiano ha rinunciato alla sua opposizione al lussemburghese. I ministri dell’Eurogruppo sono co-azionisti del MES e formano il consiglio dei governatori. Devono decidere sulla prima posizione. Il numero di azioni di un paese della zona euro nel fondo MES determina il peso del suo voto. Per la posizione di direttore è richiesto un supporto dell’80%. Questa percentuale non può essere raggiunta senza l’approvazione dei maggiori Stati membri, tra cui l’Italia.

Inizialmente i candidati alla massima carica europea erano quattro, tra cui l’ex segretario di Stato Menno Snel. Si è ritirato a maggio. Anche Gramegna è stato coinvolto fin dall’inizio. Il 64enne lussemburghese è stato ministro delle finanze del suo paese dalla fine del 2013 all’inizio di quest’anno e ha fatto parte dell’Eurogruppo in quella posizione per più di nove anni.

Il MES con sede in Lussemburgo può venire in aiuto dei paesi della zona euro in difficoltà con prestiti agevolati, come faceva una volta per mantenere a galla la Grecia. In futuro il fondo potrà essere utilizzato anche per la ristrutturazione di banche in difficoltà o per la risoluzione dei fallimenti di tali banche.

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