l’incidenza è aumentata da 10 a 38 casi in venti giorni

tamponi

Da meno di 10 casi a 38 ogni centomila abitanti in tre settimane. I dati sulla circolazione del virus in provincia di Varese forniti da Ats Insubria non lasciano dubbi: il virus esiste e si sta diffondendo rapidamente.

Nella settimana dal 16 al 22 luglio, contro 24.295 tamponi (con un tasso di positività del 3,2%) sono stati identificati 478 nuovi positivi (in tutto sono 776). Di nuovo, il Varesotto è tra i territori lombardi con la maggiore indicazione: la media regionale è infatti di 28,68 casi ogni 100.000 abitanti mentre quella di Varese è di 10 nuovi positivi. L’indice virale è aumentato e ha raggiunto i livelli di inizio giugno.

Le infezioni sono per lo più registrate nella fascia di età 18-49 mentre diminuiscono nella fascia di età superiore ai 50 anni.

I dati possono essere letti in parallelo l’andamento della campagna vaccinale nell’area di Ats Insubria dove vi è un tasso di copertura totale di 89% tra gli over 80 , dell’88,4% tra gli over 70, dell’84% tra chi ha più di 60 anni è nato a 79,4% tra gli over 50.

dati terza settimana di luglio

Il bando per il vaccino ha quindi ottenuto risultati soddisfacenti tra la popolazione anziana. In altri gruppi di età, un quarto dei quarantenni non è né vaccinato né riservato (26,3%), buono come un terzo di quelli sopra i 30 (32%) e dagli anni venti (31,2%) mentre il 44,6% del gruppo 12-19, un obiettivo che dovrebbe essere fortemente coinvolto a partire dal 23 agosto, in vista della riapertura in sicurezza delle scuole.

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A livello territoriale, la mappa a colori di Ats Insubria mostra il nord del territorio in ritardo rispetto al resto del varesotto con una media compresa tra il 50 e il 50% della popolazione vaccinata contro il 60/60% del resto della Provincia. .

dati terza settimana di luglio


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