L’azienda lavorerà ancora su un piano finanziario per gli operatori sanitari che non sono più in grado di lavorare a causa di denunce di coronavirus a lungo termine. Il ministro Conny Helder (Sanità) lo ha sottolineato mercoledì alla Camera dei rappresentanti.
La Camera dei Rappresentanti chiede da tempo tale risarcimento. Con questo, la Camera vuole aiutare gli operatori sanitari che si sono ammalati durante la prima ondata di coronavirus nella primavera del 2020 e ne stanno ancora soffrendo.
In effetti, Helder voleva che sindacati e datori di lavoro lo facessero da soli. Il Consiglio di Stato precisa che il datore di lavoro o il cliente è ufficialmente il primo responsabile dei danni verificatisi a seguito di una malattia contratta durante il lavoro. Ma in molti casi è complesso, sfuma il ministro. Inoltre, è stato il governo a lanciare un appello urgente agli operatori sanitari durante la pandemia di corona.
I datori di lavoro del settore sanitario hanno precedentemente affermato che non potevano e non avrebbero collaborato con un accordo finanziario. Dicono che la regolamentazione del governo è preferibile, proprio a causa delle circostanze particolari. L’azienda sente anche un “obbligo morale” di fornire ulteriore supporto a questo gruppo, scrive Helder.
Per quanto riguarda Helder, le persone hanno diritto al risarcimento solo se hanno fornito cure “frequenti e intensive” a pazienti corona in un ospedale, casa di cura o casa di cura durante il periodo da marzo a giugno 2020. Un medico deve anche aver determinato che ha avuto reclami relativi alla corona per più di due anni.
I sindacati hanno già sporto denuncia
I sindacati hanno già trasferito la responsabilità al governo. In una procedura sommaria recentemente annunciata contro il ministro, FNV e CNV chiedono un anticipo di poco meno di 23.000 euro per tutti gli operatori sanitari che hanno perso il lavoro a causa della loro infezione da corona. Secondo i sindacati si tratta di circa un migliaio di persone.
Helder afferma di vedere il piano su cui lavorerà ora “separato da questo processo legale”. Il ministro riconosce che potrebbe dover prendere in considerazione l’esito di questo caso.
Lo schema è in preparazione. Non sappiamo ancora come sarà esattamente. Inoltre non è noto quando il programma sarà pronto. Ma Helder sottolinea di non voler perdere “tempo prezioso”. “Vedo anche che questo gruppo attende da tempo chiarimenti”.
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