Marengo: un grande segno di cura per la Mongolia dal Papa Francesco

Marengo: un grande segno di cura per la Mongolia dal Papa Francesco

Marengo: un grande segno di cura per la Mongolia dal Papa Francesco

Una donna non cristiana di origine mongola ha fatto una straordinaria scoperta nella discarica di Darkhan: una statua della Madonna. Nonostante la sua diversa fede religiosa, ha deciso di portare la statua a casa sua e successivamente l’ha donata alla comunità del suo villaggio.

Questa storia ha attirato l’attenzione di Papa Francesco, che durante la sua visita in Mongolia accoglierà la donna in una tradizionale abitazione mongola. Si tratta della prima volta che un Pontefice si reca in Mongolia e la sua visita rappresenta un evento storico per il paese.

La comunità cristiana cattolica, che conta circa 1.500 membri su quasi tre milioni e mezzo di abitanti, è in fermento per l’arrivo del Papa. La visita del Pontefice è stata preparata spiritualmente attraverso un pellegrinaggio alle nove comunità cattoliche del paese.

Durante la visita, il Papa inaugurerà la Casa della Misericordia, un importante centro di prima accoglienza per coloro che hanno bisogno di un pasto caldo e un letto. La Chiesa in Mongolia si impegna principalmente nella promozione umana e sociale, cercando di arginare le difficoltà e il vuoto che l’accelerato sviluppo del paese ha portato a molte persone.

Il motto del viaggio del Papa in Mongolia – “Sperare insieme” – richiama il valore pastorale della visita e sottolinea che si tratta anche della visita di un capo di Stato. La speranza, virtù teologale e pratica riconosciuta da tutti come fondamentale, è il filo conduttore di questa visita storica.

La visita del Papa lascerà un segno indelebile sulla Chiesa mongola. Le parole che il Pontefice dirà alla comunità mongola verranno interpretate come un messaggio di speranza e di respiro universale. Saranno parole importanti in grado di penetrare nel cuore di tutti e offrire una visione di un futuro migliore e più solidale.

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