Pagamenti POS: come si è evoluta la gestione dei conti correnti da gennaio

Importante novità in arrivo per pagamenti online e punto vendita: da gennaio cambia il sistema di sicurezza relativo alla gestione dei conti correnti. L’intervento è stato promosso dall’Unione Europea che, con l’introduzione della nuova normativa, si è posta l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e prevenire, oltre che evitare, eventuali attacchi pirata.

Pagamenti POS, cosa è cambiato da gennaio: novità UE

Il Direttiva UE segue una serie di riforme già in corso nel settore della sicurezza informatica. Con la rapida crescita del numero di pagamenti elettronici o mobili e la commercializzazione di nuovi tipi di servizi di pagamento, il mercato dei pagamenti al dettaglio si è evoluto notevolmente negli ultimi anni, spingendo le autorità europee a intervenire nel settore.

Garantire uno sviluppo sicuro del mercato integrato per pagamenti elettronici (anche online) è essenziale per sostenere la crescita dell’economia dell’Unione, consentendo a consumatori, professionisti e imprese di agire con tranquillità e trasparenza nei pagamenti, al fine di trarne vantaggio massimi vantaggi. Da qui la domanda di Direttiva UE PSD2 nel 2016 che, secondo le disposizioni, avrebbe dovuto entrare in vigore a tutti gli effetti – o essere assorbito da tutti gli Stati membri – entro un periodo massimo di due anni, quindi entro il 2018. Il processo ha però richiesto più tempo. Infatti, gli standard tecnici di regolamentazione per questi sistemi di sicurezza non sono entrati in vigore fino a settembre 2019, su promulgazione da parte della Commissione Europea, ma da gennaio 2021 la nuova normativa entra in vigore e tutte le banche e gli istituti che forniscono servizi di pagamento dovranno adeguarsi preparandosi nuovi metodi di pagamento basato sulla sicurezza a due fattori.

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Come funziona il sistema PSD2

il Sistema PSD2, acronimo di Payment Services Directive 2, si basa su a metodo di doppia autenticazione (cosiddetto a due fattori) che mira ad aumentare i livelli di sicurezza al momento del pagamento, consentendo alle banche di concedere a terzi autorizzati, previa autorizzazione dei clienti, l’accesso ai conti e ai dati nel proprio possesso, utilizzando soluzioni tecnologiche avanzate. Da gennaio, quindi, grazie al bando e all’utilizzo di a applicazione – applicazione che può essere facilmente installata sul tuo smartphone o dispositivo simile – ogni volta che un soggetto / titolare di un conto bancario effettua un pagamento, dovrà attendere conferma dall’istituzione che emette il denaro.

La banca quindi autorizzerà il pagamento solo dopo specifica convalida, che identificherà il cliente attraverso due fattori di riconoscimento, ad esempio un pin digitale e un fattore biometrico che può includere il riconoscimento facciale o un’impronta digitale e che confermerà in modo univoco l’identità della persona che esegue l’operazione.

Non solo Pos: i pagamenti da effettuare con il nuovo sistema

Il nuovo sistema di riconoscimento PSD2 riguarderà principalmente i Pagamenti Pos con carte di credito e carte di debito, ma sarà esteso anche all’accesso ai conti correnti online e ai servizi di acquisto su e-commerce e siti di shopping online. In particolare, l’autenticazione a due fattori sarà valida per i Servizi di:

  • Servizi di avvio del pagamento – PISo disposizione di ordini di pagamento online che consentono la transazione tramite un prestatore di servizi di pagamento diverso da quello presso il quale è tenuto il conto corrente;
  • Servizi di informazioni sull’account – AIS, riguardante Informazioni sull’account pagamento online in base al quale è possibile ottenere informazioni aggregate su uno o più conti online aperti anche in istituzioni diverse;
  • CISPA, vale a dire confermare la disponibilità di fondi nel caso di pagamenti effettuati con carte di debito emesse da un operatore diverso da quello presso il quale è tenuto il conto.
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La verità ostacolo tuttavia, l’entrata in vigore di questo nuovo sistema di sicurezza è rappresentata dall’incapacità di molte banche e istituti di credito di rispettare le direttive comunitarie. Molti, infatti, sono ancora bloccati nel sistema di autenticazione inviando un codice via SMS.

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