Portogallo, fine alle agevolazioni fiscali per i pensionati stranieri

Stop alle esenzioni fiscali per i pensionati stranieri che si trasferiscono in Portogallo. A rendere nota questa decisione è stato il primo ministro portoghese Antonio Costa, annunciando che questa misura entrerà in vigore nel 2024. Scopo di tale provvedimento è porre fine a un regime di agevolazioni fiscali ritenuto ingiusto e che ha contribuito all’aumento dei prezzi nel mercato immobiliare.

Tuttavia, è importante sottolineare che il regime rimarrà invariato per i pensionati stranieri che già hanno ottenuto le esenzioni fiscali. È necessario ricordare che nel 2009 il Portogallo aveva introdotto una serie di incentivi per coloro che decidevano di trasferirsi nel Paese, ma nel 2020 aveva già attenuato tali agevolazioni a causa degli effetti indesiderati, come ad esempio il boom dei prezzi degli immobili.

Inizialmente, il regime prevedeva l’esenzione totale delle tasse per i pensionati stranieri che sceglievano di stabilirsi in Portogallo con la residenza non abituale. Tuttavia, nel 2020, era stata introdotta una tassa fissa del 10%. Questo regime aveva numerosi vantaggi per i pensionati stranieri, tra cui il basso costo della vita rispetto all’Italia, grazie a un accordo fiscale stipulato tra Lisbona e Roma nel 1976.

Tuttavia, l’obbligo di acquistare una casa o stipulare un contratto di affitto ha portato all’aumento dei prezzi degli immobili, danneggiando così i cittadini portoghesi, che si sono trovati a dover fronteggiare una situazione di mercato difficile.

Interessante è notare che altri paesi europei, come Malta e le isole Canarie in Spagna, offrono agevolazioni fiscali simili per i pensionati stranieri. Sarà interessante vedere come questa decisione del governo portoghese influenzerà il mercato immobiliare e se altre nazioni europee seguiranno l’esempio in futuro.