Possibili residui di Marte identificati sul satellite Phobos

La polvere ei frammenti di materiale che compongono lo strato esterno di Phobos, una delle due lune di Marte, sembrano contenere residui di ioni di ossigeno, carbonio, azoto e argon dell’atmosfera marziana.

Fermamente convinto dell’autenticità delle informazioni è il Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) tanto che invierà una sonda al suolo di Phobos entro il 2024.

Indagine – Esplorazione della luna marziana (MMX) – servirà per riportare a terra campioni prelevati nella zona più esposta all ‘”influenza” marziana e ai continui bombardamenti di atomi e molecole di quest’ultima.

Sullo stesso posizioni entusiaste Un ricercatore dell’Università della California in fila Quentin Nénon, convinti che i campioni prelevati dal suolo di Phobos possano essere di grande aiuto per comprendere le origini e l’evoluzione del satellite del Pianeta Rosso.

Ma soprattutto, grande interesse è rivolto all’influenza che Marte, attraverso irradiazione di atomi e molecole nel territorio lunare veniva esercitato sul suo “vicino”. Questo è precisamente il motivo per cui la sonda MMX deve atterrare nell’area maggiormente colpite dall’azione incessante delle particelle marziane.

I dati confermerebbero la presenza di detriti da Marte su Phobos

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Secondo un’analisi effettuata dallo stesso dottor Nénon e dal suo team, con i dati raccolti da Composizione di ioni sovratermici e termici installato a bordo dell’orbiter Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN), il lato più esposto di Phobos è stato sottoposto per decine di milioni di anni a ioni marziani in quantità dei quali tra 20 e 100 volte superiore alla superficie non interessata.

In effetti, il satellite ha mantenuto la stessa configurazione per millenni, senza mai cambiare la sua posizione rispetto a Marte.

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Ora, tuttavia, grazie a Luna Phobos e ai suoi campioni, potresti saperne di più sull’atmosfera marziana e persino riuscire ad avere un archivio completo della sua composizione passata.