Il presidente regionale: “Rispetto la sentenza, riapertura da lunedì”. Le proteste studentesche non si placano: a Milano altri due licei sono impegnati a chiedere di riprendere le lezioni il prima possibile
La Regione, secondo la legge TAR dell’Emilia-Romagna, avrebbe potuto “intervenire con misure che incidano,“ a monte ”, sul problema del trasporto pubblico utilizzato dagli utenti scolastici ea“ valle ”con misure organizzative quali la mobilità studentesca e la diversificazione degli orari di ingresso alla scuola (ove, ovviamente, logisticamente possibile) e ferma restando un’attività di controllo più rigorosa sugli obblighi costituiti dall’utilizzo di “dispositivi di protezione individuale, come” uso della maschera, spaziatura e uso di gel igienizzanti e disinfettanti “.
Bonaccini: “Rispetto la sentenza, da lunedì proporrò la riapertura” “Le sanzioni sono rispettate: ho convocato i sindaci dei capoluoghi di provincia e i presidenti delle province perché decidiamo insieme. Da lunedì 18 gennaio proporrò di aprire le scuole perché nella mia regione le sanzioni sono rispettate”. Questo il commento di Bonaccini, che aggiunge: “Siamo organizzati con i trasporti da mesi e avremo 500 veicoli in più in strada. Dico al governo di prendere una decisione sulla scuola, altrimenti è lasciata. au Tar “.
Milano, altre due scuole superiori occupate Intanto a Milano gli studenti continuano la loro protesta contro papà. Dopo il frenetico Manzoni di martedì, poche decine di adolescenti che fanno parte dei collettivi studenteschi hanno occupato due licei, il classico Tito Livio e lo scienziato Severi-Correnti, per chiedere di tornare a scuola di persona il prima possibile.
You may also like
-
Gruppo Salcef, nuovi contratti in Italia per 150 milioni di euro
-
La guardia costiera libica ha sparato contro un peschereccio
-
Ecco come i nostri inviati affrontano il caldo del sud Europa: “Qui è inebriante”
-
L’Italia stringe ulteriormente le misure sul calore, le celebrità leggono i consigli | All’estero
-
I prezzi della pizza in Italia aumentano ancora di più a causa di ingredienti molto costosi | Economia