Van der Gijp non sembra aver ancora affrontato l’inganno della prima visita di Mark Rutte

Van der Gijp non sembra aver ancora affrontato l’inganno della prima visita di Mark Rutte

Nella categoria Han Lips guarda la TV scrivere diversi editori di libertà vigilata ogni giorno su ciò che attira la loro attenzione in televisione. Oggi: dentro oggi con Marco Ruth.

Stefan Raatgever

Non ci volle molto per arrivare al tavolo dentro oggi provenivano i colleghi 1 discusso. Progettato per un “pubblico stupido” è stato il consenso tra gli occupanti abituali del tavolo. “Solo i pochi felici guardano”, ha detto Johan Derksen. Mark Rutte ha difeso l’outsider, non per l’ultima volta: soprattutto con l’amico Jort Kelder come presentatore, 1 davvero bello, pensò.

Quello che nessuno ha detto, ma quello che era vero: la diffusione media dell’aria a volte un po’ logora davvero 1 è in ogni caso molto più divertente di quello che fanno i clienti abituali VII mettiti sul tappeto lunedì sera.

Con una coppia di ospiti che conta come una coppia da sogno per il programma – il Primo Ministro, con il cantante folk e consapevole Gerard Joling al bar – Genee, Van der Gijp e Derksen sono riusciti a produrre un’ora di televisione davvero noiosa.

Van der Gijp non sembra aver capito l’inganno della prima visita di Rutte – pensava che il Primo Ministro fosse trattato troppo duramente – e ha tenuto la bocca chiusa per la maggior parte della trasmissione. A parte parlare con alcuni video divertenti e uno scherzo imbarazzante con alcune valigie da viaggio – perché quando Rutte voleva andarsene – Genee non aveva quasi nulla da contribuire.

Allegro allora? Nemmeno lui sembrava avere la sua serata. Non è andato oltre qualche sproloquio disordinato sulla questione dell’asilo (“Sta arrivando così tanto marciume. Chiuderò i confini per 2 anni e mezzo.”). E anche una bella battuta ambigua da pub non verrebbe in mente.

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In effetti, solo Derksen stava parlando. Cavalcava i suoi hobby familiari e lo cercava con iperbole. Ha definito i Paesi Bassi “un paese in pericolo”, Frans Timmermans “un uomo pericoloso che è completamente fuori controllo” e non aveva fatti o cifre pronti per sfidare davvero il primo ministro.

Rutte è stato ancora una volta il glorioso vincitore della serata. Ha operato come lo conosciamo: con il sorriso, con competenza (si nota ancora di più quando sei solo a tavola) e senza commettere il minimo errore. Ha persino preparato una battuta sull’inizio della pubblicità di dieci (!) minuti. “Anche il tuo stipendio deve essere pagato, ovviamente.”

Non c’è da stupirsi che abbia accettato l’invito per una terza visita con un grande sorriso.

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