“Via via libera al mix, le dosi saranno sufficienti” – Corriere.it

Riprende le parole dell’inno nazionale, il generale Francesco Figliuolo, per esortare i cittadini – ma la richiesta sembra rivolta anche ai presidenti della Regione – “a non confondersi”, a “rimanere uniti e restare uniti”. . Insomma, continuate ad essere vaccinati e vaccinati. L’obiettivo di vaccinare l’80% degli italiani entro fine settembre è sempre a portata di mano.

54 milioni di dosi entro settembre

“Entro settembre arriveranno più di 54 milioni di dosi – riassume Figliuolo – Avevo preso una certa latitudine d’accordo con Draghi. Entro questa data riusciremo a coprire l’80% del pubblico vaccinabile, come previsto dal piano, che è sostenibile”. I presidenti regionali ora sono tutti veramente allineati. Certo, il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, chiede un parere all’Ema sulla vaccinazione eterologa, e chiede che la scienza parli “a voce unanime”. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli e della Conferenza delle Regioni, usa più o meno le stesse parole e invoca il nome della categoria, la fine della “confusione sul vaccino AstraZeneca” di cui “non sono certo le Regioni responsabili” .


Il rovescio di De Luca

E Vincenzo De Luca cede alla vaccinazione eterologa per gli over 60 anche in Campania. Ma non si arrende a un detenuto, come di consueto, via social: “Ci auguriamo che gli eventi degli ultimi giorni convincano tutti della necessità di porre fine al caos della comunicazione sui vaccini. È fondamentale parlare con una sola voce”. L’invito più brusco va a Figiuolo: “Stop alle comunicazioni quotidiane dell’assessore” che De Luca vorrebbe “riportare a una silenziosa funzione logistica”. Tuttavia, le preoccupazioni generali non hanno più (più) lo stesso valore scientifico.

READ  Gli olandesi senza precedenti si sentono ascoltati quando possono partecipare al processo decisionale | interno

Il nodo logistico

Mentre una nota dell’Istituto Spallanzani di Roma annuncia l’avvio di uno studio sull’efficacia e mescolare la sicurezza e ricorda i “risultati incoraggianti” raccolti in altri Paesi, il centro delle preoccupazioni è la logistica: arriveranno dosi sufficienti di Pfizer e Moderna per garantire sia il proseguimento della vaccinazione a colpi di tamburo anche per i più piccoli, sia il richiamo dei 930.000 under 60 chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca? Figliuolo ne è sicuro, anche se ammette valutazioni in corso. “Le dosi in arrivo sono sufficienti, non abbiamo richiesto nuove dosi di vaccini mRNA, ma stiamo studiando. Sono benvenute dosi aggiuntive, se arrivano”.

Bilanciamento in 11 regioni con dosi di riserva

Le Regioni che potrebbero averne bisogno sono quelle con una popolazione più giovane, come la Campania che ne fa richiesta, o che hanno somministrato più dosi di AstraZeneca ai giovani con open day, come il Lazio. Per il segretario nazionale dei medici di medicina generale, Silvestro Scotti, tra giugno e luglio c’è il rischio di un temporale perfetto: massima offerta di AstraZeneca (il piano prevede un alto numero di dosi in entrata) contro massima domanda di Pfizer o Moderna (i solleciti di cui 60). “Stiamo bilanciando le dosi, con riserve strategiche, in 11 regioni”, ha risposto il commissario. Tra i beneficiari del rimodellamento c’è la Basilicata: riceverà quasi seimila dosi in più di Pfizer. Dalla Toscana alla Puglia, dalla Calabria alla Liguria, garantiscono di poter essere puntuali se ottengono le dosi richieste. Fontana si aspetta solo “un ritardo di qualche settimana”.

15 giugno 2021 (modificato 15 giugno 2021 | 22:03)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *