Citroën Ami, qualche difetto da risolvere ma è già una star – Elettrica

Accolto e acclamato come un vero alleato della mobilità urbana, Citroën Ami deve affrontare un difetto della giovinezza. Niente di strano, anzi: succede alla maggior parte delle nuove auto elettriche, la cui gestazione non è mai priva di intoppi e spesso lascia alcune incognite che non vengono risolte fino a quando la produzione non è già iniziata. Questo è quello che è successo a piccola microcar a batteria d’oltralpe, presentato con grande clamore da Citroën e ora al centro di molte polemiche. Soprattutto a casa, dove Automobile pulita, sito specializzato in auto ecologiche, è apparso un lungo articolo che analizza i difetti dell’AMI.

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Anche la pagina Facebook è nata in Francia “Citroën Ami: problemi di consegna e altro”, creato da due utenti, Myriam e Sabine. Quest’ultimo, in particolare, ha ordinato un amico e ha dovuto ritirarlo il 5 ottobre. Ma l’auto, fino ad ora, nessuna novità e il concessionario non sa come aiutare. Secondo gli ultimi aggiornamenti d’Oltralpe, i ritardi nelle consegne sono dovuti problemi di produzione nello stabilimento di Kenitra in Marocco, dove è costruito l’Amico. La pandemia di coronavirus ha fatto precipitare la fabbrica ei fornitori in un crollo, causando ritardi di dieci settimane sui tempi di consegna. A condizione che nel frattempo il problemi riscontrati dalla società di logistica che gestisce la spedizione delle auto al porto di Le Havre. In caso contrario, potrebbero anche aumentare i ritardi.

Tornando all’articolo di Automobile pulita, si scopre che i pochi fortunati che l’hanno già ricevuto non sono del tutto soddisfatti. La microcar sul rubinetto, che puoi guidare da 14 anni, infatti, accusa diverse problematiche giovanili che sono già state segnalate dai clienti alla casa madre. L’articolo tratta di “serrature difettose, porte che non si chiudono più per accumulo di sporco ” e persino “Infiltrazione in caso di pioggia”. Lo menziona anche il sito francese freno a mano e freno posteriore guasto. Infine, alcuni clienti si lamenterebbero anche di un file malfunzionamento del caricatore di bordo. Citroën, per ora, non può che monitorare la situazione, fiduciosi che i clienti perdoneranno i piccoli inconvenienti del neonato e daranno alla casa madre e ai concessionari il tempo di perfezionare l’Amico. Ma ci vorrà un po ‘più di pazienza: il settore automobilistico sta affrontando una crisi molto grave, anche peggiore di questa di 2008. Dobbiamo tenerne conto e salutare con un sorriso l’arrivo di macchine come la Citroën Friend. Che, a suo modo, ha già lasciato il segno. E farà tutto il possibile per ispirare un possibile cambiamento, aiutando gli automobilisti a vedere la mobilità urbana sotto una nuova luce.

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