Covid Tuscany 24 febbraio 857 nuovi casi. Contagi, superati i 150mila in un anno / LIVE

Firenze, 24 febbraio 2021 – Mercoledì 24 febbraio sono 857 i nuovi casi di coronavirus in Toscana. Dopo alcuni giorni sopra i 900, c’è quindi un leggero calo. Per il secondo giorno consecutivo i casi sono inferiori a 900. Il tasso tra i positivi ed i primi campioni processati rimane superiore all’8%: è dell’8,6%. Questi dati sono stati caricati su Facebook dal presidente della regione Eugenio Giani.

Sono 150mila i nuovi casi in un anno in Toscana

Con gli 824 nuovi casi di ieri, il Toscana sono oltre 150.000 le infezioni, 150.556 per la precisione dall’inizio dell’epidemia. In altre parole, per un anno: nella notte tra il 24 e il 25 febbraio 2020 è arrivata la conferma della positività del paziente 1 della regione, un imprenditore di 63 anni che, spiega, avrebbe preso il virus in centro di Firenze, all’epoca pieno di gente e di turisti.

Nardella: “Toscana rossa? No, resta arancione”

Toscana rossa? No, “ci sono buone probabilità che rimanga nella zona arancioneNe è convinto il sindaco di Firenze, Dario nardella, dopo aver incontrato ieri sera il governatore Eugenio Giani “per fare un bilancio”, rivela a “Controradio”. Dove osserva: “La situazione deve essere assolutamente sotto controllo”, ma “c’è stata una fuga di notizie” come il Toscana in striscia rossa. “Non è così: dobbiamo essere attenti, realistici, ma non allarmisti”. Nardella rilancia quindi il meccanismo delle “micro” zone rosse: “La circoscrizione di zone particolarmente esposte può essere una buona alternativa” rispetto all’ingresso di tutta la regione nella zona con vincoli più importanti.

Da giovedì 25 febbraio torta di farina di ceci, in provincia di Livorno, diventa zona rossa. Dopo i tanti contagi in una delle principali rsa urbane (nessuno degli anziani è grave) e contagi nelle scuole, il sindaco Lippi insieme alla Regione ha lanciato la zona rossa. Questo fino a Giovedì 3 marzo. Un modo per mitigare il contagio che comincia a preoccupare nella sua diffusione. Il primo cittadino

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Alcune province, come Empoli e Siena, rischia la zona rossa per l’aumento dei contagi, anche se la Toscana in generale dovrebbe, la prossima settimana, mantenere l’arancione e non scivolare completamente in rosso. È quanto dicono i dati sull’incidenza dei contagi sulla popolazione.

Bollettino completo della Toscana il 23 febbraio

Ristoratori e commercianti, nuovo evento

I commercianti si lamentano una strategia alternativa nella gestione dell’emergenza Coronavirus rispetto a quella delle chiusure. E in Toscana si apprestano a richiederlo pubblicamente con una manifestazione organizzando il 1 marzo una lunga “catena umana” immobile e silenziosa in tutti i capoluoghi di provincia. Gli artefici dell’iniziativa sono le sezioni regionali di Confcommercio e Confesercenti. Il loro obiettivo è quello di riuscire a portare nelle strade e nelle piazze della Toscana imprenditori, liberi professionisti e collaboratori, ma anche semplici cittadini. In piedi uno accanto all’altro ma rispettando le distanze sociali, i partecipanti indosseranno pannelli esplicativi.

Giani rinnova l’appello alla prudenza

Con altri 20 decessi, il numero totale di pazienti Covid che hanno perso la vita è di 4.582. Tuttavia, il tasso di positività sta scendendo – al 4,2% dall’8,4 di ieri – ma i ricoveri continuano ad aumentare: sono 983 in totale, 31 in più rispetto ieri (+ 3,3%), di cui 159 in terapia intensiva (4 in più rispetto a ieri, in crescita del 2,6%). Intanto il governatore toscano Eugenio Giani Oggi ha spiegato: “Dobbiamo essere molto allarmati, molto attenti al rispetto, perché è decisivo, le spaziature, l’igiene, la mascherina, perché se il contagio aumentasse le misure si stringerebbero. Oggi siamo in zona arancio. Non posso certo prevedere cosa accadrà venerdì in sala regia, ma i primi elementi di valutazione dei dati che forniremo questa settimana ci portano a restare nella zona arancione “.

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Vaccini, terza Toscana

Secondo i dati del Ministero della Salute, se ad oggi sono arrivate in Italia più di 5 milioni di dosi di vaccino, la Toscana è la terza delle regioni più virtuose in termini di amministrazione (con l’80,9%): prima la Valle d ‘ È stata somministrata Aosta, che ha il 91,9% delle dosi disponibili, seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (86,3%).

A marzo arrivano 400mila dosi. “Li useremo tutti immediatamente”

“Per il mese di marzo ci verranno consegnate 400.000 dosi e noi somministreremo quelle 400.000 dosi – circa 250.000 Pfizer, meno di 100.000 AstraZeneca e 50.000 Moderna – non appena ci saranno consegnate. Ci auguriamo che in aprile e maggio ci sia un ulteriore balzo in avanti negli approvvigionamenti e ci stiamo preparando ad avere una performance più rilevante di quella che stiamo sostenendo a questo punto ”. Così dice l’assessore regionale per il diritto alla salute, Simone Bezzini , parlando a distanza alla giunta regionale sulla campagna di vaccinazione in Toscana. QUI L’ARTICOLO

“In Toscana le epidemie vanno gestite con misure mirate”

Le preoccupazioni di zona rossa non sembrano forti come pochi giorni fa ma vogliamo prevenire e per fare questo ci sono chiaramente dei epidemie in Toscana»Da gestire con misure mirate, “Soprattutto dove sono varianti preoccupanti per la velocità di trasmissione dell’infezione ”. Lo ha detto il Presidente della Toscana, Eugenio Giani. QUI L’ARTICOLO

Giani: “I dati che vi forniremo lasciano una zona arancione”

“Non posso certo prevedere cosa accadrà venerdì in sala regia, ma i primi elementi di valutazione dei dati che forniremo questa settimana ci portano a rimanere nella zona arancione” QUI L’ARTICOLO

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A Siena scuole medie e superiori chiuse fino al 3 marzo

Chiudono un file Siena, da domani 24 febbraio, fino al prossimo mercoledì 3 marzo il scuole medie e superiori del territorio comunale. La decisione è stata annunciata questa mattina dal sindaco Luigi De Mossi dopo un incontro con l’assessore alle politiche sociali Francesca Appolloni e l’assessore all’istruzione Paolo Benini. UNA decisione alla luce dei dati relativi alla diffusione dell’infezione da covid-19 tra i banchi, tra gli studenti e il personale docente e di supporto, e che ha portato alla messa in quaranta su 31 classi medie e superioriIO. QUI L’ARTICOLO

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