I finanzieri delle proteste per il clima spesso si rivelano gli eredi dei miliardari del petrolio: “Ha a che fare con il potere”

I finanzieri delle proteste per il clima spesso si rivelano gli eredi dei miliardari del petrolio: “Ha a che fare con il potere”

In questi giorni, sembra che non passi quasi una settimana senza che si svolga una protesta sconsiderata per attirare l’attenzione sul cambiamento climatico. I critici denunciano che queste performance sono coordinate centralmente. Indica il Climate Emergency Fund con sede negli Stati Uniti, che, secondo il suo sito web, “sostiene attivisti coraggiosi che aumentano la consapevolezza dell’emergenza climatica”. Tra i finanziatori di questo fondo c’è un nome sorprendente: Aileen Getty, erede di una delle maggiori fortune petrolifere d’America.

Perché questo è importante?

Gli eredi di miliardari che hanno fatto fortuna estraendo combustibili fossili appaiono spesso come finanziatori di movimenti per il clima. Con questo, intraprendono la lotta contro il settore che un tempo arricchiva le loro famiglie.

Dipinti di Van Gogh, Monet, Klimt spalmati di zuppa di pomodoro, purè di patate o vernice nera: negli ultimi mesi, gli attivisti per il clima sembrano aver scoperto le gallerie d’arte europee. In particolare su queste “esibizioni” e sul fatto che gli “esecutori” sono spesso decisamente controproducenti a causa del loro uso della violenza fisica e del vandalismo, ha commentato l’opinion maker Pieter Cleppe questo pezzo.

Il punto di questo articolo, tuttavia; tale “attivismo” costa denaro. Per la zuppa di pomodoro

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