L’ex primo ministro finlandese lascia il consiglio di amministrazione di Sberbank.
Giovedì, gli ex primi ministri italiano e finlandese e l’ex cancelliere austriaco hanno rassegnato le dimissioni dai consigli di amministrazione delle società russe.
Esko Aho, l’ex primo ministro finlandese, ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione della più grande banca russa, Sberbank, dove ha trascorso sei anni come amministratore indipendente e membro del consiglio di sorveglianza.
Matteo Renzi, l’ex presidente del Consiglio italiano, ha lasciato la casa automobilistica russa Delimobil, fondata dall’imprenditore italiano. Vincenzo Trani. La società avrebbe dovuto quotarsi in borsa, ma l’IPO è stata sospesa a causa delle tensioni con l’Ucraina.
Christian Kern, l’ex cancelliere d’Austria, ha dichiarato giovedì mattina di essersi dimesso dal consiglio di amministrazione delle ferrovie russe con effetto immediato.
Non tutti gli amministratori occidentali chiudono la porta alle aziende russe dietro di loro. L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder siede ancora nel consiglio di amministrazione della compagnia petrolifera statale russa Rosneft. All’ordine del giorno la sua nomina nel consiglio di amministrazione di Gazprom, fornitore russo di gas.
Alcuni alti dirigenti europei sono anche direttori di società russe. Per quanto ne sappiamo, sono ancora lì, come Bernard Looney, CEO di BP, che è un direttore di Rosneft, e Matthias Warnig, il capo di Nord Stream 2, che è un direttore di supervisione di VTB Bank.
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