Immobilizzato dal dolore dopo antibiotico segnalato dallAifa – Notizie – Agenzia ANSA

Immobilizzato dal dolore dopo antibiotico segnalato dallAifa – Notizie – Agenzia ANSA

Fabrizio Gentili, 47 anni, docente di fisica e matematica al liceo scientifico “Galilei” di Macerata, è alla ricerca di aiuto per guarire dalla sua condizione. Nel luglio 2022 ha assunto un antibiotico prescritto dal medico di famiglia per un’infezione alle vie urinarie.
L’antibiotico appartiene alla famiglia dei fluorochinolonici e ha causato gravi reazioni avverse al sistema muscoloscheletrico e al sistema nervoso di Gentili.
A seguito di queste reazioni, è diventato completamente immobile e costretto a utilizzare una sedia a rotelle. Nonostante visite in vari ospedali, nessun medico ha certificato che la sua condizione sia direttamente correlata agli effetti collaterali dell’antibiotico.
Questa mancanza di certificazione gli impedisce di accedere a qualsiasi forma di assistenza sanitaria.
Dopo 17 mesi di malattia e una riduzione significativa del suo stipendio, Gentili si trova anche in una situazione economica difficile.
Chiede l’aiuto dei ministri della salute e delle disabilità affinché lo Stato non lo abbandoni e gli permetta di trovare una strada per guarire. Spera che il Servizio sanitario nazionale e le istituzioni si facciano carico della sua situazione.
Al momento, Gentili non ha intrapreso azioni legali e spera che la sua storia non venga dimenticata, considerando l’esistenza di migliaia di persone in Italia che affrontano la stessa situazione.

Fabrizio Gentili, un docente di fisica e matematica di 47 anni presso il liceo scientifico “Galilei” di Macerata, sta vivendo un dramma personale e sta cercando aiuto disperatamente. Secondo quanto riportato, nel luglio 2022 ha assunto un antibiotico prescritto dal suo medico di famiglia per un’infezione alle vie urinarie.

Purtroppo, questo antibiotico, appartenente alla famiglia dei fluorochinolonici, ha scatenato delle gravi reazioni avverse nel sistema muscoloscheletrico e nel sistema nervoso di Gentili. A causa di queste reazioni, l’uomo è diventato completamente immobile e ora è costretto a utilizzare una sedia a rotelle per muoversi.

READ  Nuovi servizi nelle farmacie: dai vaccini ai test alla scelta del medico, cosa si potrà fare - Hamelin Prog

Nonostante abbia visitato vari ospedali in cerca di risposte, Gentili si imbatte in un muro di silenzio da parte dei medici, poiché nessuno di loro ha certificato che la sua condizione sia direttamente correlata agli effetti collaterali dell’antibiotico. Questa mancanza di certificazione rende impossibile per Gentili accedere a qualsiasi forma di assistenza sanitaria, lasciandolo completamente indifeso.

Il quadro si aggrava ulteriormente se si considera che Gentili ha dovuto affrontare ben 17 mesi di malattia, con una notevole riduzione del suo stipendio. Le spese mediche straordinarie e l’impossibilità di lavorare a pieno regime hanno messo il docente in una situazione economica molto difficile.

In una mossa disperata, Gentili ha deciso di chiedere pubblicamente ai ministri della salute e delle disabilità di intervenire e fornirgli l’aiuto di cui ha tanto bisogno. Spera vivamente che lo Stato italiano non lo abbandoni e dia la priorità alla sua salute, aiutandolo a trovare una via verso la guarigione. Gentili ritiene che il Servizio sanitario nazionale e le istituzioni debbano farsi carico della sua delicata situazione, in quanto rappresenta solo uno dei tanti casi simili in Italia.

Al momento, Gentili non ha ancora intrapreso azioni legali a causa della sua condizione, ma si augura che la sua storia non venga dimenticata. La sua speranza è che, portando alla luce la sua situazione e quella di migliaia di altri italiani che si trovano nella stessa situazione, le persone e le istituzioni si rendano conto dell’urgenza di affrontare seriamente i rischi associati all’utilizzo di alcuni antibiotici e di trovare soluzioni adeguate per le vittime. Con questo in mente, Gentili si appella a tutti coloro che hanno il potere di fare la differenza affinché la sua voce venga ascoltata e si trovi una giusta soluzione a questa delicata questione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *