l’agenzia del reddito fisso nuove condizioni

Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa sono molto importanti. Ieri in modo rilevante è intervenuta l’Agenzia delle Entrate.

Nella sua risposta alla domanda numero 4 del 7 gennaio 2022, interviene su un caso specifico e, come di consueto, crea un precedente di cui tener conto. Per vari motivi il contribuente può decidere di rinunciare alle agevolazioni sulla prima casa. Ci possono essere diverse ragioni per spingerlo a fare questa scelta, ma è una scelta legittima e può farla liberamente. Per rinunciare al beneficio è sufficiente dichiararlo esplicitamente. Ma cosa succede se lo stesso contribuente vuole tornare sui suoi passi e recuperare la concessione per la prima casa? È proprio l’Amministrazione finanziaria con la sua risposta numero 4 del 7 gennaio a chiarire questo punto oggettivamente oscuro. Per l’Agenzia delle Entrate, il contribuente ha il diritto di ricredersi. Anche se ha rinunciato alla concessione per acquistare la sua prima casa, può riguadagnare ciò che ha perso, ma la posta in gioco c’è. Ovviamente, per ottenere i benefici, è necessario ottemperare al cambio di residenza entro 18 mesi dalla data di acquisto.

Ecco come muoversi: i termini

Tale partecipazione ovviamente rimane invariata e non ha validità la data in cui il contribuente ha cambiato idea. È chiaro quindi che trascorsi 18 mesi dalla data di acquisto non potrà più ottenere nulla. In particolare, la domanda posta dall’Agenzia delle Entrate riguardava un caso piuttosto spinoso in cui l’interrogatorio era dovuto a problemi di salute e non solo a un capriccio. Ma questo ovviamente non cambia la natura delle cose. Tracciare i tuoi passi per l’Agenzia delle Entrate è possibile.

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Da un punto di vista tecnico, quello che deve fare il contribuente è “revocare la richiesta di reinsediamento”.

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Questo è ciò che gli permetterà di sfruttare ciò che aveva perso.

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