Liguria, 372 nuovi casi su 2.935 persone testate. Ansaldi (Alisa): “Venerdì sapremo se torneremo in zona gialla

Sopra, l’alba con il presidente della regione Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci

Genova – Lo sono 372 nuovi casi di positività ritrovato in Liguria in 24 ore, rispetto al 4079 tamponi molecolari e 3.229 test antigenici rapidi (dati della regione Liguria). Invece, sono state testate 2.935 persone (Dati di protezione civile).

NB I dati delle “persone testate” tengono conto solo delle nuove diagnosi, escludendo i cosiddetti tamponi di controllo, offrendo così un quadro più significativo dello sforzo compiuto per trovare nuovi soggetti infetti.

Dettagli di nuovi casi riguardanti la residenza della persona testata

IMPERIA (Asl 1): 90
SAVONA (Asl 2): ​​84
GENOIS: 165, di cui:

Asl 3:40
Asl 4:25
LA SPEZIA (Asl 5): 33
Non imputabile a residenza in Liguria: 0

Persone la cui ASL ligure ha trasmesso necrologio erano 22 al Ministero della Salute: pazienti di età compresa tra 57 e 89 anni.

In lieve calo il numero dei pazienti ricoverati (meno di 4 rispetto a ieri). Attualmente sono 655, di cui 67 in terapia intensiva.

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Ansaldi (Alisa): “Venerdì sapremo se la Liguria torna in zona gialla”

Il Rt della Liguria nel nuovo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità che verrà annunciato domani è lo 0,87, quindi per la seconda settimana consecutiva siamo sicuramente sotto la soglia dell’uno. Ma sapere se saremo in zona gialla. dobbiamo aspettare la riunione di direzione che ci sarà domani ”. Ad annunciare un possibile ritorno in zona gialla, da domenica, dalla Liguria, è Filippo Ansaldi, vice commissario e responsabile prevenzione di Alisa.

Rebesco (Alisa): “In arrivo altre 14 scatole per pizza”

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Barbara Rebesco, responsabile Alisa per la logistica dei vaccini: “Pfizer ci ha comunicato oggi che 14 scatole per pizza (16.380 dosi) arriveranno la prossima settimana, mentre le 1.700 dosi del farmaco Moderna che prevediamo in questi giorni non arriveranno fino alla prossima settimana. A febbraio, salvo ulteriori modifiche, dovremmo avere 60.000 dosi Pfizer e 18.000 Moderna dosi ”.

Toti: “Dati sostanzialmente positivi per due settimane”

Toti: “Venerdì attendiamo l’analisi del report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità su cui verranno rilasciate le prescrizioni, possiamo aspettarci che i dati siano sostanzialmente positivi per due settimane. Restiamo al di sotto delle soglie critiche di tasso di ospedalizzazione, sia in campo medico che in terapia intensiva “.

Bassetti (Malattie Infettive San Martino): “Nel nostro reparto il 60% dei posti letto sono gratuiti”

Matteo Bassetti, responsabile malattie infettive San Martino: “Nel nostro reparto questa settimana abbiamo raggiunto il punto più basso, in termini di occupazione dei posti letto, degli ultimi tre mesi. Abbiamo il 60% dei posti vacanti”.

Gratarola (ospedale San Martino): “Stabile il tasso di partecipazione alle emergenze”

Angelo Gratarola, responsabile regionale emergenze ed emergenze di San Martino: “Il tasso di partecipazione alle emergenze resta stabile e basso rispetto al passato. Sono disponibili molti posti letto per i malati Covid, si registra un calo graduale, seppur lento”.

Vaccino, causa ritardi di Pfizer e Moderna di 86mila dosi a gennaio, c’è il rischio di averne 79mila a febbraio

A causa dei ritardi di Pfizer e Moderna sulle 86.600 dosi del vaccino anti-covid consegnate a gennaio in Liguria, si rischia di salire a 79.200 dosi previste per il mese di febbraio. Lo ha spiegato questa sera a Genova la referente regionale per la logistica del vaccino anti-covid Barbara Rebesco. L’azienda farmaceutica Moderna non è riuscita a consegnare le 1.700 dosi del vaccino anti-covid previste questa settimana in Liguria, posticipando l’arrivo alla prossima settimana mentre Pfizer, che ne ha consegnate 10 questa settimana invece delle previste 17 scatole per pizza, ha annunciato che ne verranno consegnate 14. la prossima settimana. scatola per pizza. “La nuova consegna annunciata da Pfizer ci consente di aggiornare il programma di immunizzazione per fornire indicazioni sull’uso del vaccino alle organizzazioni nella nostra regione. – ha detto Rebesco – Sembra che le consegne da Pfizer stiano riprendendo”. Per garantire la seconda dose, Alisa ha chiesto agli ospedali di trattenere il 50% dei vaccini ricevuti.

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