Marte, nuovi indizi sui suoi oceani nascosti: spazio e astronomia

Marte potrebbe nascondere oceani d’acqua nella sua crosta, intrappolati nelle rocce. Sarebbero sepolti a una profondità compresa tra 100 e 1.500 metri, invece di essere dispersi nello spazio, spazzati via dal vento solare con l’atmosfera marziana, come fino ad ora ipotizzato.

Ciò è stato supportato dallo studio pubblicato sulla rivista Science dai ricercatori del California Institute of Technology (Caltech), coordinato da Eva Scheller.

“Marte è diventato il pianeta arido che conosciamo ora circa tre miliardi di anni fa”, ha spiegato Scheller. Secondo gli autori dello studio, l’acqua è intrappolata sotto la superficie marziana nelle strutture cristalline delle rocce crostali. “La sua quantità – spiega Scheller – corrisponderebbe a circa la metà dell’acqua nell’Oceano Atlantico”.

Utilizzando i dati raccolti da sonde in orbita attorno a Marte, Maven (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN) della NASA e Mars Express, l’Agenzia spaziale europea (ESA), rover inviati sulla sua superficie e meteoriti marziani che hanno piovuto sulla Terra, gli autori hanno sviluppato un modello di Marte in cui hanno ricostruito la quantità di acqua persa e quella ancora trattenuta dal pianeta rosso nel corso della sua storia.

Molti studi affermano che il pianeta rosso in passato non era asciutto come lo è oggi, ma ricco di acqua. Secondo i ricercatori del Caltech, parte di quest’acqua è ancora sotto la sua crosta.

Per confermare questa ipotesi e avere una stima più precisa della quantità di acqua intrappolata tra le rocce, un contributo significativo potrebbe essere dato dal rover Perseverance della NASA, atterrato su Marte il 18 febbraio 2021, che, conclude Scheller, “ne esplorerà uno dei più antichi della crosta marziana “.

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