Mercati azionari oggi 6 maggio: le quotazioni dell’UE stanno rallentando. BCE: inflazione in aumento

MILANO – I mercati azionari europei hanno chiuso cautamente al rialzo. Tra gli investitori prevale l’ottimismo sul graduale allentamento delle misure restrittive nei paesi con dati in miglioramento relativi alla pandemia. L’attenzione dei mercati è soprattutto sulle banche centrali: gli operatori si chiedono quando inizierà a fallire il supporto monetario, anche se per il momento è il numero uno della Fed Jerome Powell tanto quanto il presidente della BCE Christine Lagarde hanno inviato segnali rassicuranti al riguardo.

Lo stesso Bollettino economico Eurotower osserva che “l’inflazione complessiva dovrebbe aumentare ulteriormente nei prossimi mesi”, ma “gli indicatori delle aspettative di inflazione a lungo termine dai mercati rimangono a livelli bassi”. Di conseguenza, si conferma “l’orientamento molto accomodante della politica monetaria”. Quanto alla situazione economica, le campagne di vaccinazione “dovrebbero porre le basi per una ripresa dell’attività economica entro il 2021, anche se ci vorrà tempo per una ripresa completa”, in un contesto che resta “forte. Incertezza”.

Ed sono state quelle parole a frenare le liste dell’UE per tutto il giorno. Gli indizi finiscono tutti con un risultato positivo. Milano chiudendo a + 0,13%. Londra 0,5% di sale, Francoforte 0,25% e anticipo Parigi 0,28%. In Piazza Affari anche Unicredit, che ha mostrato risultati migliori del previsto. Abbasso bruscamente Tim (-5,52%), seguendo la notizia di un possibile tappa a Bruxelles sul progetto di rete unica previsto da Repubblica. Dopo una pausa di cinque giorni, torna al trading Tokyo: riparte positivo e chiude con un robusto + 1,8%.

Wall Street aumenta cautamente dopo i dati sui sussidi di disoccupazione, che scendono sotto le 500.000 unità (498.000 per la precisione), più del previsto (527.000 erano previste). Il Dow Jones è in rialzo dello 0,4% e il Nasdaq è pari. Thump for Moderno, il cui titolo ha perso oltre il 9% dopo aver presentato i conti del primo trimestre dell’anno. Secondo gli analisti, il trend è legato a ricavi leggermente inferiori alle previsioni (1,94 miliardi di dollari contro 2,03 miliardi previsti), ma è anche effetto dell’annuncio da parte dell’amministrazione Biden di revocare i brevetti sui vaccini. Pfizer, l’altra azienda americana che produce un vaccino Covid, ha perso oltre il 2% all’inizio della giornata di negoziazione.

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Va notato che il file banca d’inghilterra innalza le stime di crescita dell’economia britannica nel 2021, dal 5% di febbraio al 7,25%, mentre abbassa quelle per il 2022, dal 7,2% di febbraio al 5,75%.

Tra le materie prime, il petrolio ripercorre in un momento che rimane un trend rialzista per il settore: l’indice Bloomberg Commodity Spot, il benchmark per il paniere delle materie prime, è ai massimi dal 2011, trainato dalla forte crescita della domanda correlata. Tra i protagonisti della gara c’è sempre il rame, che ieri ha superato la soglia dei 10.000 dollari per tonnellata per la prima volta in dieci anni, si è poi riposizionata questa mattina a 9.990. Anche l’oro ha sfiorato i 1.788,49 dollari l’oncia (+ 0,1%), mentre argento e palladio sono rimasti stabili. I prezzi di Olio espandere il file
perdite, dopo un avvio a parità, per l’aumento dei casi Covid in India e nonostante ieri si sia registrato un calo delle azioni Usa più significativo del previsto. Il WTI perde l’1,2% a 64,8 dollari, il Brent l’1,1% a 68,2 dollari.

Sul fronte valutario, il tasso di cambio rimane poco variato Euro dollaro. La moneta unica passa di mano a $ 1.206, nessuna scossa dal prezzo di ieri dopo la chiusura di Wall Street. Stabile anche la valuta europea contro lo yen a 131,58, contro i 131,20 di ieri. il divario tra costruzione e Bund tedeschi ha chiuso con un leggero aumento a 113 punti base, appena sopra i 112 in apertura.

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