proteste contro il flop. Torino, un attivista aggredisce un agente

Nessuna tessera e niente vax, le manifestazioni davanti alle stazioni delle città italiane vanno al flop. In Stazione Termini e per Stazione Tiburtina di Roma non ci sono scontri o disagi, e quindi anche a Stazione centrale di Milano e per Stazione Porta Garibaldi, e anche alla stazione Napoli, dove il numero dei manifestanti viene contato sul palmo di una mano.

L’attivista attacca l’agente Torino

Un attivista “No Vax” e “No Green Pass” è stato bloccato dalla polizia davanti alla stazione di Porta Nuova a Torino durante la manifestazione in corso. L’uomo inizialmente si è rifiutato di mostrare i documenti agli agenti e poi ha preso a calci gli agenti, che lo hanno portato alla stazione di polizia. La manifestazione si sta svolgendo, per il momento, senza altri episodi di tensione: decine di No Green Pass hanno trasformato la manifestazione in un sit-in che inizialmente prevedeva, nelle intenzioni annunciate dai promotori, il blocco dei treni.

Una trentina di persone davanti alla stazione Tiburtina di Roma

Sono una trentina i manifestanti davanti alla stazione Tiburtina di Roma per la protesta annunciata contro il pass verde. Oltre a un gruppo di attivisti di Forza Nuova, che ha affisso uno striscione, davanti alla stazione si trovano ora una ventina di persone. La zona è sotto sorveglianza della polizia.

Pessima partecipazione anche a Milano

Più giornalisti, curiosi e forze dell’ordine che manifestanti contro il pass verde, questo pomeriggio davanti alla stazione di Porta Garibaldi a Milano, dove era prevista una manifestazione contro il certificato verde. È intervenuta la partecipazione del “no green pass”, più interessato all’intercettazione di microfoni e telecamere, che a mettere in pratica, come avevano annunciato fino a ieri nelle chat su Telegram, la minaccia di non far partire i treni in giornata di filmare l’obbligo di certificazione verde anche nel trasporto ferroviario. Tra i manifestanti c’era anche un professore universitario di filosofia teoretica di un ateneo del sud Italia e qualcuno più emozionato degli altri, come l’uomo che, indossando una maglietta con la scritta marcia su Romà, ha offeso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ci sono anche alcuni cartelli di protesta, tra cui uno con una targa con su scritto “Rip Democrazia” e un altro con la scritta “sulla salute decido io. Verso le 16, davanti alla stazione centrale milanese erano ancora presenti solo un manipolo di manifestanti e, per il momento, nessuno si era mai avvicinato ai binari.

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Dimostrazioni fallite

Da allora in poi le manifestazioni del movimento contro i vaccini, la loro obbligatorietà e il lasciapassare verde sono fallite. Gli incontri sono stati organizzati con un incontro davanti alle stazioni delle principali città italiane alle 14:30, stazioni abitate dalle forze dell’ordine per evitare l’occupazione dei binari e bloccare la circolazione dei treni.

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Chat di Telegram al setaccio

La Polizia Postale controlla i canali in questi orari Telegramma legati in particolare agli ambienti di “niente vax“, per monitorare la diffusione illecita di contatti privati ​​di persone venute nel mirino di determinati gruppi, nonché per individuare i responsabili di minacce e possibili episodi che potrebbero profilare il reato di istigazione a delinquere.

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Trieste, manifestazione all’università con tamburi e corni

Una manifestazione contro il pass verde e “contro l’obbligo di vaccinazione” è stata organizzata oggi all’Università di Trieste su iniziativa del candidato sindaco Ugo Rossi. Dopo il comizio davanti all’ingresso dell’edificio principale, il gruppo di manifestanti – secondo una ventina di persone – è entrato in corteo, senza mostrare il lasciapassare verde, nei locali dell’università, suonando tamburi e clacson. . Tra questi, alcuni non indossavano alcuna maschera. Sul posto anche la polizia. Il rettore Roberto Di Lenarda, informa l’ateneo, ha ricevuto uno studente, presente in delegazione, per un “pacifico” confronto. La protesta, iniziata in tarda mattinata, è durata circa un’ora.

Mulo: “Il vaccino, unica arma per uscire dalla pandemia”

“Gli insulti No Vax sono medaglie da appuntare al petto perché significano che il lavoro che medici, scienziati e politici sono chiamati a fare è fatto: salvare e proteggere la vita dei cittadini. Usare la violenza per affermare idee che non hanno validità scientifica e che minacciano la vita delle persone è gravissimo, da condannare e isolare”. Così il Sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, durante la visita del polo vaccinale allestito in un’area della struttura messa a disposizione dalla Scuola di Telecomunicazioni delle Forze Armate di Chiavari. “I vaccini – ha concluso – sono l’unica e unica arma a disposizione dell’umanità per uscire dalla pandemia più grave degli ultimi decenni. Dubitare è scegliere la morte e non la vita”.

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Ricciardi: “No vax? Terrorizzano, ma io non ho paura”

“Abbiamo tutti un’escalation dal momento in cui è iniziata la chat di Telegram, che incoraggia il terrorismo. Sono sempre stato minacciato, siamo stati sotto questo tipo di pressione dall’inizio di questa cosa, ma c’è stato un aumento negli ultimi 5-6 giorni. Non ho paura, ho la coscienza pulita per lavorare per il bene della popolazione”. Lo ha affermato Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute, Roberto Speranza, e professore ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica di Roma, ospite di ‘Buongiornò su SkyTg24, commentando quanto detto dal Sottosegretario Sileri che ha definito atti di intimidazione dei non lasciapassare verde contro medici e politici “terroristici”.

“Nella mia vita – ha aggiunto – ho affrontato prove difficili, a cominciare dal mio internato al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli, quando le persone sono state ferite in massa da colpi di arma da fuoco. Ho visto di tutto, non mi fa né caldo né freddo, ma mi rende molto triste”. Il pass no-vert e no-vax “è un incitamento a delinquere, il ministro Lamorgese e la polizia sono molto bravi a individuare e perseguire i responsabili”, ha concluso.

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