Salvini ha sparato a un raduno vicino a Firenze: un uomo di 30 anni si strappa la maglia e la catena. Digos: “Evidente stato di degrado”

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Gli si avvicinò e lo tirò strappargli la camicia e prendere possesso del catena portava al collo. Vittima dell’attacco, durante una manifestazione a Pontassieve, nella provincia di Firenze, durante il giro elettorale per le prossime elezioni regionali è Matteo salvini. Non appena la donna si precipitò alla testa del Lega, la polizia è intervenuta e l’ha identificata: ha 30 anni e da Congo che lavora per un progetto di servizio civile del Comune di Pontassieve. Le autorità hanno detto che la donna, portata alla stazione di polizia e identificato, tempo “In un evidente stato di deterioramento psico-fisico”. La donna non ha precedenti penali e rischia di essere perseguita violenza privata e resistenza ai funzionari pubblici che potrebbe essere attivato dopo le indagini del Digos.

Il commento dello chef è stato duro Carroccio poco dopo l’attacco: “Ognuno può avere idee politiche, calcistiche e religiose diverse, ma il violenza no. Riscatto la mia camicia, ma strappare dal collo un rosario che un prete mi ha regalato è una cosa che non è né in cielo né in terra e questa persona dovresti vergognartiE poi ha aggiunto: “La cosa bella che porto via a Pontassieve – ha aggiunto – non è quella povera ragazza laggiù, ma è una signora che mi ha detto” Matteo, non la penso come te, ma chiedo scusa a nome di questo idiota, se vuoi posso offrirti un caffè ”. Successivamente, il leader della Lega Nord ha aggiunto: “Perdonato, capitolo chiuso, continua. Gli dico: “ Mi dispiace per te, non hai capito i valori della terra che ti accoglie ”, non ne voglio, non chiedo vendetta”.

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Solidarietà di centrodestra e anche di Pd, con la segretaria toscana, Simona Bonafe, che ha detto: “Condanniamo chiaramente l’attentato avvenuto non molto tempo fa contro Matteo Salvini. La Toscana è e deve continuare ad essere una terra che si distingue per un corretto dibattito politico e vogliamo che tutti possano esprimere liberamente le proprie idee, sia chi la pensa come noi o diversamente ”. Anche il governatore Enrico Rossi ha espresso “vicinanza democratica. L’esercizio della libertà nel nostro Paese è stato sconfitto dalla lotta di liberazione e dalla resistenza a cui hanno preso parte migliaia di coloro che Salvini definisce “rossi”, qualificandoli addirittura fascisti. Quasi non condivido le idee di Salvini ma sono davvero pronto a lottare per poterle esprimere ”.

Anche il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha commentato l’episodio: “Il Paese ha bisogno di un campagna elettorale pacifica, basato su un confronto equo e rispettoso di tutte le posizioni politiche, lontano dagli estremi di tono e comportamento. Per questo, qualsiasi forma di violenza e l’intolleranza, anche verbale, deve esserlo condannato e isolato per garantire a tutti i protagonisti delle competizioni elettorali il piena libertà per esprimere il proprio pensiero ”. Il Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, ha condannato il gesto “Senza mezze misure” ed espresso “Massima solidarietà” a Salvini: “La politica abbassa il toni ed evitare di esasperare la campagna elettorale ”.

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