Sanremo 2021, la peggiore di sempre per un motivo ben preciso: aver affermato che la pandemia non esisteva

Siamo giunti alla fine di tutto questo Festival 2021, una delle edizioni più brutte di tutti i tempi. E non a causa di pandemia, quanto per il goffo e inutile tentativo di fingere che questo pandemia non esiste. Prima ancora che questa festa inizi, Amadeus insisteva che tutto fosse fatto esattamente come gli altri anni, come se fuori da questo teatro non ci fossero morti, famiglie distruggere, lavoratori a cui non è rimasto quasi nulla, come se gli italiani non aspettassero altro che collegarsi a Rai 1 per vedere il Teatro Ariston pieno di gente che sbadiglia all’una di notte. No, Amadeus non voleva Festa normale, voleva un Festival scollegato dalla realtà del paese e in parte lo aveva. Per l’amor del cielo, non che dovevi entrare bollettini sulle infezioni invece di monologhi (anche se a volte …) o Burioni che spiega la proteina spike invece delle immagini di Achille Lauro, ma il mondo sta vivendo un evento storico, qualcosa che è cambiato e cambierà per sempre le nostre vite e questi stanno pensando di alleviare il pesantezza di questo momento storico vestito da Sabrina Salerno e Jo Squillo, Ma vabbè. Dobbiamo aspettare il file Botteri sul palco per far capire a tutti che tipo di ragazzo normalità viviamo, ma andiamo con ordine.

Dicevamo, siamo arrivati ​​all’ultima sera e il pre-Festival ci sta già regalando le prime perle. La first lady Giovanna Civitillo vuole spiegare il significato dell’espressione “merda” pronunciata da Il rappresentante della lista in un’intervista. “Volevo chiarire che nel Lingua arte significa buona fortuna! “. Per fortuna abbiamo pensato che volesse lanciare insulti come questo, aggratis. Le rivelazioni che cambiano la vita. La serata inizia con Fiorello che canta un medley dedicato a Little Tony e, per la prima volta dall’inizio del Festival, fa qualcosa di veramente degno del suo talento. E giusto per parlare di alcune cose valide di questa sera, arriva sul palco il primo ospite: Serena Rossi. Appena parla, sorride e canta come un dio, sorge subito una domanda: perché Sanremo non lo presenta? Solo, senza servi al seguito, senza zavorra maschile che non può formulare una frase senza leggere un gobbo. L’ho buttato lì, da allora Amadeus ha confermato che il prossimo anno mollare Sanremo. E questo mi sembra il minimo, aggiungerei.

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Ospite d’onore della serata Ornella Vanoni che a 86 anni regala al pubblico a misto dei suoi straordinari successi e, come Loredana Bertè, mostra a Eurovision che il vero talento non ha tempo. Compresa la ricerca in Fiorello (“Ma hai una passione per il canto? No perché è già un trasmissione canora, canti anche tu, qui cantano tutti! “). Come non amarlo. Come previsto prima, arriva sul palco Giovanna Botteri, vestita dalla testa ai piedi in una seconda classe tutta sua professionalità. Mentre Amadeus si gira ogni secondo per guardare il gobbo attraverso il quale esiste su questo palco, il Botteri parla spontaneamente e racconta l’inizio della pandemia, Cina arrivarono le prime notizie del virus e il mondo intero stava guardando ignorante alla tragedia che presto sarebbe avvenuta. Il triste confronto tra i due sul palco lo è imbarazzante, soprattutto perché se il giornalista evoca una realtà più attuale che mai, Amadeus sembra impaziente di tornare alla sua programmazione ben strutturata. No intervento intelligente, nessuna partecipazione o condivisione, ma solo qualche accenno di assurda approvazione, come fai con l’insegnante quando fingi di aver capito la lezione appena spiegata e non ti interessa invece, perché vuoi andare Ricreazione con i tuoi amici.

Poi arriva il momento di Maneskin e soprattutto il loro capo Damiano, stretto in una tutina color carne che ricorda vagamente Achille Lauro un anno fa, tranne che Damiano ha carico erotico e talento vocale, mentre Achille Lauro ha tanti bei vestiti con le piume. E a proposito di Lauro, eccolo con il suo quinto e ultimo quadro che lo vede stasera un po ‘meno vestito e molto più reale. Canta il suo pezzo È la vita, attraverso la quale esprime la sofferenza dei crimini ricevuti, ma non la sua remissione. Il un messaggio sarebbe stato molto più acuto senza l’ennesima emorragia da un po ‘di sangue falso. Infatti, quando torna sul palco in “Borghese“E ribadisce che il concetto è molto più convincente” Dio ci benedica solo. Esseri umani ”, appunto. Sul palco è il turno di Umberto Tarchiato, altro cantante ospite della serata. Non appena inizia a cantare, nonostante l’ora tarda, l’inevitabile momento karaoke con il telecomando che funge da microfono.

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Alle cinque o due, il scala prevede l’esposizione dei neo premiati come migliore nuova proposta Gaudiano, che mentre aspettava negli spogliatoi ha fatto queste quattro ore di Sonno ristoratore che aiuta molto. Anche perché subito dopo un ballottaggio comincia a non ridere: Paolo Vallesi, Michele Zarrillo e Riccardo Fogli. Mi fa male ammettere che 5 giorni di Zarrillo a 2.05, è molto più di quanto io possa gestire. A venti minuti meno tre arriva un verdetto che ripaga tutte le sofferenze accumulate in queste cinque serate: superare questa travagliata Sanremo pandemia, unica nella storia di manifestazione, sono i Maneskin, un gruppo di ragazzi talentuosi e giovanissimi che hanno portato sulla scena obsoleta delAriston vero rock, quello che ti sei perso così tanto. Detto questo, lo sono anch’io. Sanremo se me lo togliessi dalle palle. Faccio colazione.

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