Coronavirus, quali sono i sintomi quando attacca il cervello

I ricercatori si sono resi conto che il coronavirus può attaccare il cervello nelle fasi iniziali e successive dell’infiammazione respiratoria.

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Il danno neurale da infiammazione virale può estendersi nel tempo, motivo per cui i neurologi ti esortano a considerare più controlli e un cambiamento nella terapia.

Danno del coronavirus al cervello

In questi mesi abbiamo appreso che il Sars-Cov-2, il virus appartenente alla famiglia del Coronavirus che ha messo in ginocchio il mondo, sta provocando danni fatali alle vie aeree. Dall’inizio della pandemia sSono stati compiuti notevoli progressi nel monitoraggio, nella conservazione e nel controllo della diffusione, ma molti aspetti devono ancora essere studiati e poco conosciuti. Da studi effettuati, ad esempio, è emerso che il Coronavirus attacca anche altri organi, ad esempio l’apparato digerente e riproduttivo.

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Studi recenti hanno dimostrato che Sars-Cov-2, come il suo antenato Sars, attacca anche il sistema nervoso centrale e periferico. In alcuni casi, l’infezione può verificarsi direttamente nel cervello, mentre in altri può diffondersi successivamente al sistema nervoso. A spiegarlo, Stefano Pallanti, professore di psichiatria che insegna sia all’Università di Firenze (come associato) sia a quella di Standford.

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“Disturbi neuropsichiatrici molto comuni”

L’insegnante spiega che alcuni campioni erano negativi perché l’infezione non è respiratoria ma cerebrale. Poi illustra i risultati di alcuni studi cinesi: “Dai primi studi effettuati in Cina, lo abbiamo visto i sintomi neuropsichiatrici sono molto comuni e, nell’80% dei casi, sono associati anche sintomi psicosensoriali, come perdita dell’olfatto e del gusto. Ma c’erano anche ictus, epilessia, episodi di confusione acuta ”.

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Il dott. Pallanti aggiunge che l’infezione del sistema nervoso non è nuova, poiché in passato virus della stessa famiglia hanno causato gravi encefaliti e confusione in molte persone infette. In un recente studio coordinato da Pallanti e pubblicato sul “ Journal of Psychiatric Research ”, viene spiegato come si dovrebbe prestare maggiore attenzione danno cerebrale a lungo termine che Covid-19 può causare a coloro che hanno contratto la malattia.

Luca Scapatello

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