Covid, Italia nona al mondo e prima nell’UE per i vaccini | Pfizer taglia le consegne: regioni arrabbiate per i tagli

Interrompere la consegna Decisione unilaterale di Pfizer Pfizer ha ridotto la consegna del nuovo vaccino di circa 165.000 dosi. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del commissario per l’emergenza straordinaria, Domenico Arcuri, in un comunicato ricordando che la decisione della multinazionale è stata “unilaterale” e che ha “ridistribuito unilateralmente le dosi da consegnare ai 293 punti amministrativi. sul territorio italiano. Di conseguenza, e in modo del tutto arbitrario, “la prossima settimana, a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno erogate 397.800 dosi”.

Il minor numero di dosi Lunedì arrivano 397.800 dosi (ovvero 6 per ogni flacone, invece di 5), ovvero 164.970 in meno di quelle concordate (-29%). Di fronte al sospetto che i dispersi si trovino negli Stati del Golfo pronti a pagare di più, Arcuri evita ogni commento: “Posso sorridere …”. Contro la decisione unilaterale di Pfizer, il Codacons ha sporto denuncia a 104 procuratori in tutta Italia e ne invierà uno all’Antitrust europeo, per abuso di posizione dominante.

Vaccini, la rabbia delle Regioni per i tagli La situazione preoccupa particolarmente i governatori delle regioni con i tagli più importanti. “E ‘inaccettabile” il -53,8% del Friuli-Venezia Giulia, secondo il suo presidente Massimiliano Fedriga: “Penso che ci sia bisogno di un riequilibrio, che il taglio sia ripartito equamente nel Paese”. Le province di Trento e Bolzano avranno rispettivamente il 60% e il 57,1% in meno, il Veneto il 52,5%, la metà della Sardegna, la Puglia e la Calabria il 38,4% in meno, la Toscana il 36%, la Lombardia 26,8% e Lazio 25%. Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Val d’Aosta sono le uniche a non avere tagli alla distribuzione.

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Arcuri: non è consigliabile fare il richiamo con un altro vaccino In pratica, fino al prossimo rifornimento, l’Italia avrà circa 700.000 dosi. Le fiale in arrivo lunedì, salvo imprevisti, permetteranno di non cambiare il vaccino per il booster utilizzando Moderna, l’altro tipo di profilassi ora disponibile. Una soluzione “davvero sconsigliata” per Arcuri, secondo la quale “è bene anche” rispettare “l’intervallo di tre settimane tra la prima e la seconda dose”.

Assessore regionale Lazio: siamo preoccupati per questo rallentamento Finora sono state predisposte 54.000 vaccinazioni al giorno (oltre 1,1 milioni in totale) e oggi in vari ospedali del Paese ci sono state le prime chiamate per chi ha partecipato al V-Day il 27. Dicembre, a partire dallo Spallanzani a Roma (130 persone), dove è iniziata in via sperimentale anche la vaccinazione degli over 80. A garantire il sollecito, le vaccinazioni previste in Toscana sono state rinviate di qualche giorno, come in Emilia-Romagna e Puglia. E la Lazio ha espresso anche timori: “Siamo un po ‘preoccupati – ha detto l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato -. Questo rallentamento non aiuta perché eravamo pronti a fare il salto di qualità con 10mila vaccinazioni al giorno. queste dosi possiamo farne la metà ”.

UE: ok con un passaporto per le vaccinazioni per viaggiare Intanto dall’Europa arriva il cartellino giusto sul passaporto delle vaccinazioni. Il presidente del Consiglio dell’UE, Charles Michel, è favorevole all’introduzione di una sorta di “passaporto” per tornare alla libertà di movimento. “Questo è un dibattito molto rilevante – ha spiegato – e lo inizieremo la prossima settimana”, durante il Consiglio europeo del 21 gennaio. “E ‘una questione delicata in molti Paesi, ma va affrontata – ha detto – e credo che ci stiano pensando anche al di fuori dell’Ue”.

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In Abruzzo confermata la circolazione di due varianti Esiste la variante inglese del coronavirus e un’altra già nota in Europa all’origine di tanti contagi osservati in Abruzzo da dicembre 2020. L’Istituto Superiore di Sanità ha confermato quanto già emerso dalle indagini del Laboratorio di Genetica Molecolare di l’Università di Chieti. Il numero totale di casi, tuttavia, sarebbe più alto. L’Istituto Zooprofilattico d’Abruzzo e Molise (Izsam) ha infatti individuato 51 contagi per la provincia di Chieti riconducibili alla cosiddetta variante inglese.

Locatelli: a favore della vaccinazione anche di chi è stato contagiato “Sono favorevole a vaccinare anche chi è già stato contagiato perché non sappiamo quanto vale la vaccinazione contro la malattia”. Sulla questione dei vaccini interviene anche il presidente del Consiglio superiore della Salute, Franco Locatelli, secondo il quale è probabile che entro il terzo trimestre si raggiunga l’immunità collettiva, vaccinando il 70% della popolazione.

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