“In paesi come Italia e il Grecia ci stiamo avvicinando molto al picco” della variante Omicron. Direttore dell’OMS per l’Europa Hans Kluge mezz’ora in più su Rai 3, ha fatto notare che è «molto probabile che il picco in Europa sta arrivando prima del previsto“, ovvero “entro 2-3 settimane”. Ieri il nostro Paese ha registrato 180mila contagi in 24 ore, altre 308 vittime. Un calo che si registra a fronte di un maggior numero di tamponi elaborati, 1,2 milioni, ovvero circa 100mila in più rispetto al giorno prima, ma che potrebbe essere una tregua visti gli effetti della riapertura delle scuole. Kluge ha poi elogiato la strategia del governo e del ministro della Salute Roberto Speranza contro la pandemia.
“La strada seguita dall’Italia è quella giusta, con vaccinazioni, terze dosi, mascherine“, ha detto, sottolineando poi che “le scuole devono essere le ultime a chiudere”. Nei giorni scorsi c’è stato uno stallo giuridico tra il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e il governo che ha impugnato l’ordinanza davanti al TAR. Appello che è stato accolto e ha permesso agli studenti campani di rientrare in classe.
Della variante Omicron “non c’è scampo”, e sebbene sia “più morbida a livello individuale”, visto “il numero di non vaccinati si prevede che in qualsiasi momento entro marzo 40 paesi europei su 53 sperimenteranno un forte stress durante il ricovero e la terapia intensivaKluge ha aggiunto, confermando le previsioni fatte nei giorni scorsi secondo cui la metà degli europei potrebbe farlo essere infettato da Omicron entro i prossimi due mesi.
Allo stesso tempo, Kluge si è schierato con gli “ottimisti”, a patto che uno venga vaccinato, perché i dati finora raccolti confermano che è “10 volte meno probabilità di contrarre malattie gravi o di morire” con la vaccinazione. E quindi, ha sottolineato, dobbiamo anche andare avanti “La terza dose”. Pertanto, in questa fase, l’OMS Europa monitora principalmente la parte orientale del continente, dopo che le percentuali di vaccinati sono inferiori. Per Kluge è importante sia “per aumentare l’accesso ai farmaci antivirali” sia “una grande sorveglianza” con test e anche autotamponi, utili anche in caso di “Covid lungo”.
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