Draghi chiede di rifinanziare insieme al suo ultimo vertice Ue

Draghi chiede di rifinanziare insieme al suo ultimo vertice Ue

Produzioni ANP | Fonte: PAPÀ

Bruxelles

Il primo ministro italiano Mario Draghi, al suo ultimo vertice dell’UE atteso come capo del governo, ha sostenuto con forza la creazione di un nuovo fondo comune dell’UE per affrontare la crisi energetica. Ha invitato i leader dell’UE ad assumersi più debiti insieme, come è successo durante la pandemia di coronavirus, per sostenere i cittadini e le imprese. I paesi dell’UE che non sono sufficientemente solidi dal punto di vista finanziario possono ricorrere al fondo per prestiti interessanti.

Un esempio dovrebbe essere il programma SURE creato durante la pandemia. Eurobond per un totale di 100 miliardi di euro sono stati emessi con successo per questo programma di credito temporaneo. Gli Stati membri altamente indebitati, che possono accedere ai mercati finanziari solo in modo molto costoso, sono stati in grado di prendere in prestito denaro a condizioni favorevoli per sussidi di disoccupazione temporanei e disoccupazione parziale legati alla corona.

L’Italia è uno dei paesi dell’UE più indebitati. Francia, Spagna, Portogallo e Grecia sosterrebbero l’idea. I Paesi Bassi hanno precedentemente indicato di non vedere molto nel piano. Il primo ministro Mark Rutte ha sottolineato a Bruxelles che è meglio usare prima le pentole disponibili.

L’imminente partenza di Draghi preoccupa “Bruxelles” per il futuro dell’Italia, perché il nuovo governo sarà formato da tre partiti di destra, non troppo europeisti. Draghi ha cercato di rassicurare i suoi quasi ex colleghi. L’ex presidente della Banca Centrale Europea, al suo arrivo a Bruxelles, ha affermato che l’adesione alla Nato e all’Ue sono le “pietre miliari” della politica estera italiana. “Questi principi sono tanto più importanti man mano che attraversiamo le crisi, dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica”.

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