Farfalle identiche con diversi background genetici gettano nuova luce sull’evoluzione |  Animali

Farfalle identiche con diversi background genetici gettano nuova luce sull’evoluzione | Animali

Due specie di farfalle che sembrano identiche risultano avere una composizione genetica diversa. Ciò è stato dimostrato da un nuovo studio che coinvolge biologi evoluzionisti della KU Leuven. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Science”.

Le due specie di farfalle appartengono entrambe al genere Heliconius, comunemente noto come farfalla passiflora. Le due specie si sono separate 11 milioni di anni fa e da allora hanno seguito il proprio percorso evolutivo. Eppure attualmente hanno lo stesso modello di ala rosso-giallo-nero, che scoraggia gli uccelli dal mangiarli.

Quindi, per le farfalle, c’è un chiaro vantaggio evolutivo nel disegno delle loro ali. “Questo fenomeno è noto da tempo nella biologia evolutiva. Ora volevamo anche verificare se anche la genetica sottostante fosse la stessa», spiega il professore di biologia evolutiva Steven Van Belleghem. “Potrebbe insegnarci quali processi genetici guidano l’evoluzione e permetterci di fare previsioni sugli animali del passato e del presente”.

“Una sorpresa”

Tuttavia, i risultati mostrano che ci sono meno somiglianze genetiche di quanto si pensasse in precedenza. “I risultati sono stati una sorpresa”, afferma Van Belleghem. “Ci aspettavamo di trovare lo stesso pool genetico”.

Esistono tre geni specifici che forniscono il modello di colore delle farfalle: un gene fornisce il colore rosso, un gene per il giallo e l’ultimo per le sfumature nere. Questi tre geni a loro volta attivano un’intera batteria di diversi nuovi geni per produrre il modello finale.

“Stessa carrozzeria, motore diverso”

“Dimostra che il percorso genetico che hanno intrapreso è flessibile”, afferma Van Belleghem. “Come se le due specie arrivassero allo stesso corpo dopo undici milioni di anni, ma sotto il cofano, un motore completamente diverso guida l’intero processo”.

READ  Il filosofo Wouter Kusters sostiene una "risposta congelata" al cambiamento climatico

I ricercatori concludono che l’adattamento dell’aspetto all’ambiente si verifica regolarmente in natura, ma l’evoluzione verso di esso è imprevedibile e può avvenire attraverso diversi meccanismi genetici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *