Gli insegnanti mantovani prenotano AstraZeneca ma il sito regionale parte male

Per registrarti alla piattaforma vaccinazionicovid.servizirl.it devi essere residente in Lombardia. E molti non lo sono: il problema si è risolto nel tardo pomeriggio

MANTOVA. Non tutti gli insegnanti hanno potuto, la mattina del 3 marzo, esprimere il loro sostegno alla campagna di vaccinazione anti-Covid. Sì, perché registrati sulla piattaforma appropriata vaccinazionicovid.servizirl.it, sviluppato dalla Regione, è necessario essere domiciliato in Lombardia. Una circostanza che ha impedito l’adesione al personale che lavora in una scuola di Mantova ma residente in un’altra regione (e non sono pochi). Ciò ha creato molta confusione, tanto che i sindacati scolastici regionali hanno immediatamente segnalato il problema.

Tant’è che il direttore generale del benessere della Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, ha dovuto precisare, in conferenza stampa, che “anche gli insegnanti residenti fuori regione, ma che lavorano qui, potranno aderire alla campagna di vaccinazione”. La questione è stata risolta nel tardo pomeriggio e ora anche il personale non residente delle scuole pubbliche lombarde può entrare in campagna. Le vaccinazioni con AstraZeneca inizieranno lunedì.

Un contrattempo paradossale è accaduto anche agli insegnanti mantovani che lavorano in istituti fuori regione. Il testimone è Daniele Alberini, residente a Dosolo ma professore di religione in una scuola di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. “La campagna di vaccinazione del personale scolastico in Emilia-Romagna è iniziata dieci giorni fa – racconta – pensavo che l’adesione fosse una formalità e invece ho scoperto che dovevi essere residente o avere un medico di base nella regione”. Per questo ha cercato di compilare il modulo di domanda per la campagna di vaccinazione in Lombardia, dove risiede. Ma non è riuscito a finirlo perché lavora in Emilie. Anche insegnanti e personale di scuole paritarie (cioè che non lavorano in istituzioni pubbliche) e centri di formazione professionale sono posti in lista d’attesa per dimostrare la loro adesione alla campagna di vaccinazione.

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Ieri, diversi insegnanti di queste scuole hanno provato a registrarsi ma non sono riusciti. Alcuni hanno chiamato il numero verde per ulteriori informazioni, ma riferiscono che gli è stato semplicemente detto che non potevano registrarsi. Ci ha pensato Ats Val Padana, con una nota, per chiarire la situazione e rassicurare il personale delle scuole non pubbliche: “E ‘prevista a breve l’apertura per l’iscrizione del personale scolastico di scuole private, istituti di formazione professionale, servizi pubblici e privati. scuole per bambini, asili nido ”. Intanto le scuole superiori cittadine si sono dovute riorganizzare per evitare le classi alla presenza degli alunni dei quartieri arancioni rinforzati. non ha spinto reclami da parte degli interessati, che seguono i corsi on line.

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