La Francia autorizza le navi di migranti e attacca l’Italia

La Francia attracca una nave con oltre 200 migranti a bordo nel porto di Tolone, nel Mediterraneo. La nave non fu ammessa dall’Italia; Il governo del premier Meloni chiede che i migranti siano distribuiti in modo più uniforme in tutta Europa.

La nave, la Ocean Viking di SOS Méditerranée, sta navigando nel Mediterraneo da settimane. Ci sono 234 persone a bordo. L’Italia ha rifiutato la nave, altre tre navi di migranti sono state recentemente ammesse in Italia dopo le pressioni di altri paesi europei.

Delle 234 persone a bordo dell’Ocean Viking, un terzo sarà ospitato dalla Francia, la Germania ne ospiterà un altro terzo e il resto sarà diviso tra altri paesi dell’UE, secondo la Francia.

Il rifiuto dell’Italia di ammettere la nave nei suoi porti ha portato a un conflitto diplomatico tra Francia e Italia. Il ministro degli Esteri Darmanin ha definito le azioni dell’Italia “incomprensibili” ed “egoistiche”. Dice che ci saranno “conseguenze estremamente gravi” per le relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

“La Francia ha eccezionalmente deciso di compensare l’inaccettabile comportamento italiano e di invitare la nave nel porto militare di Tolone”, ha detto Darmanin. “Non c’è dubbio che la nave rientri nella zona di ricerca e soccorso in Italia”.

La Francia ora rifiuta di accettare 3.000 migranti italiani. Parigi aveva precedentemente acconsentito a farlo. I francesi rafforzeranno anche i controlli alle frontiere tra Francia e Italia. Secondo Darmanin, l’Italia non si comporta come uno “Stato europeo responsabile”.

L’Italia, a sua volta, ha reagito con rabbia. Secondo il ministro dell’Interno Piantedosi, la reazione francese è incomprensibile. “La solidarietà europea è accolta favorevolmente, ma l’Italia ha finora affrontato questo problema da sola e il nostro sistema di accoglienza è in gravissime difficoltà”, ha affermato.

Secondo Piantedosi, solo quest’anno sono arrivati ​​in Italia 90mila migranti. Tredici paesi si sono impegnati a riprenderne 8000. Ma secondo il ministro, 117 persone sono state finora portate in altri paesi, di cui 38 in Francia.