La furia di un figlio narcisista che non può sentirsi sconfitto

In rete c’è un video che riprende Benno Neumair mentre si inietta sostanze anabolizzanti. Sorride alla telecamera, gli infila la siringa in spalla, invitando i suoi fan al silenzio. Benno sa che l’uso di steroidi per costruire massa muscolare è illegale, ma filma se stesso e carica il video indipendentemente dalle regole e dai rischi legali. Se viene confermato che si tratta dell’omicidio dei suoi genitori, verrà incluso nell’elenco dei bambini che hanno ucciso il padre, la madre o entrambi senza pietà. Benno però non è un nuovo Pietro Maso, non somiglia a Erika De Nardo e non sembra avere la personalità di Ferdinando Carretta. Ricorda Matteo Ettore Albanesi, il bodybuilder che ha bollato la sua ex fidanzata all’acido mentre si recava da Varese a Tenerife con il suo nuovo compagno in una spedizione punitiva. Non lo ha fatto per l’amore perduto e sognato, ma perché era un narcisista che non voleva accettare la battuta d’arresto di essere lasciato indietro, uno che si sentiva invincibile e irresistibile come i suoi miti di Hulk e Wolverine. Albanesi si è spiegato dicendo che il suo corpo era un tempio da adorare. Benno Neumair è molto più bello di Ettore Albanesi e il modo in cui guarda la telecamera ne è consapevole. Vuole essere ammirato più di ogni altra cosa, non importa se gli steroidi sono banditi perché sull’altare della perfezione fisica tutto deve essere sacrificato, anche la morale. La dinamica del delitto emessa dagli inquirenti è brutale, presuppone una personalità antisociale come quella posseduta con ogni probabilità dai fratelli Marco e Gabriele Bianchi, culturisti ed edonisti, che pochi mesi fa hanno picchiato il povero Willy Montero. Duarte a morte nel piccolo comune di Colleferro nel Lazio. Willy, colpevole di aver cercato di difendere un amico, perse la vita a diciotto anni, trovandosi nelle grinfie di due trafficanti di droga che affrontarono la vita di combattenti in un ring dove le regole dello sport non sono normodotati e infliggere il male diventa perverso piacere. Il narcisista maligno pensa di avere un potere illimitato sull’altro, di essere una divinità a cui è permesso qualsiasi cosa. L’uso di steroidi crea una forte dipendenza fisica e psicologica. Gli effetti collaterali sul corpo e sulla mente sono euforia, irritabilità e mania fino alla psicosi. L’80% degli utenti che si auto-prescrivono anabolizzanti diventa violento sviluppando comportamenti antisociali in un breve periodo di tempo. Le persone con disturbo antisociale di personalità non hanno sensi di colpa, rimorso e moderazione morale, non sono empatiche e sono insensibili alla sofferenza dell’altro di cui calpestano i diritti nella convinzione che l’unica cosa che conta sia affermare se stessi e accumulare ciò che hanno vuole: una donna incosciente, soldi, oggetti di valore e droghe sono a portata di mano e per portarli li ‘altro si trasforma in un mezzo che alla fine della gara può essere gettato in un burrone oppure, se i corpi di Peter Neumair e Laura Perselli si trovano, in Adige, in pieno inverno, come se si trattasse di rifiuti tossici da smaltire senza essere puniti.

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