Uno strumento tutto italiano si occuperà della scoperta dei cicloni riguardanti l’atmosfera di Giove. Prima di spiegarvi nel dettaglio di cosa si tratta, cerchiamo di capire meglio quali sono questi misteriosi e affascinanti cicloni che scuotono l’atmosfera di Giove.
Come scrive l’agenzia Ansa, si tratta di eventi prodotti dallo stesso fenomeno fisico alla base dei vortici che si trovano negli oceani della Terra. A dimostrarlo, e qui torniamo alla frase di apertura, lo era strumento dell’orgoglio tricolore chiamato Jiram, presente sulla sonda Juno della NASA, l’agenzia spaziale americana.
I CICLONI DI GIOVE SPIEGATI GRAZIE A JIRAM, SULLA SONDA NASA: I DETTAGLI
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Per spiegare nel dettaglio la questione, è stato pubblicato sulla rivista Nature Physics uno studio condotto da un team internazionale al quale hanno partecipato ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e dell’Agenzia Spaziale italiana (Asi). Il gruppo è stato guidato da Lia Siegelman, oceanografa presso l’Università della California a San Diego, ed analizzato una serie di immagini a infrarossi ottenuto precisamente da Jiram, nella regione intorno al polo nord di Giove dall’ammasso di vortici polari ivi presente. Le immagini ottenute erano di qualità eccezionale in termini di risoluzione e copertura spaziale, e grazie ad esse è stato possibile monitorare il movimento delle nuvole per calcolare la velocità e la direzione del vento. Successivamente, i ricercatori hanno interpretato le stesse immagini a infrarossi per poterlo fare stimare lo spessore delle nuvole, ed è apparso che nelle regioni più calde vi sono nubi sottili, mentre nelle regioni più fredde vi è una spessa coltre di nubi che protegge l’atmosfera di Giove.
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Tutti questi risultati ci hanno permesso di ottenere indizi sull’energia del sistema atmosferico gioviano, dimostrando che il gas che c’è, e che sale rapidamente tra le nuvole, è la fonte di energia che viene utilizzata per avviare e sostenere grandi cicloni circumpolari e polari. “Non sappiamo ancora come si siano originati questi vortici polari o da quanto tempo circolano, ma ora – queste le parole del ricercatore INAF Alessandro Mura, coautore dello studio e direttore scientifico dello strumento Jiram – sappiamo che il fenomeno della convezione umida è ciò che li fa andare avanti”. Quindi invece Giuseppe Sindoni, Juno-Jiram Project Manager per Asi: “Questo studio mette un altro pezzo nell’intrigante puzzle dietro i misteriosi cicloni polari di Giove. I dati forniti dal nostro strumento si sono rivelati ancora una volta fondamentali nell’interpretazione della complessa fenomenologia dell’atmosfera gioviana”.
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