Lo smantellamento del radiotelescopio di Arecibo costerà fino a 50 milioni di dollari, nessuna notizia sul futuro

Ne abbiamo scritto solo pochi giorni fa Immagini satellitari mostrando lo smontaggio del Radiotelescopio di Arecibo a Porto Rico. In un nuovo documento ufficiale sono emerse nuove informazioni sui costi dell’operazione mentre si cercava di capire se sarà possibile o meno costruire un nuovo telescopio nella stessa area.

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Come sappiamo tempo fa il governatore di Porto Rico aveva assegnato $ 8 milioni mirare a ricostruire il radiotelescopio. Rappresenta infatti una struttura attrattiva sia culturalmente che economicamente per il territorio e quindi c’è tutto l’interesse a rimetterla a lavoro.

Lo smantellamento del radiotelescopio di Arecibo costerà fino a 50 milioni di dollari

Nel documento dalla NSF (National Science Foundation), invece, si legge che la sola rimozione di detriti e strutture crollate avrebbe un costo stimato di (massimo) $ 50 milioni. Citando il documento, puoi leggerlo “DH Griffin, una società di bonifica dei disastri, […]. Questa stima dei costi verrà ulteriormente perfezionata nei prossimi mesi, ma l’analisi preliminare indica che i costi di risanamento varieranno tra $ 30 milioni e $ 50 milioni negli anni fiscali 2021 e 2022 “.

Le prime pagine del documento ripercorrono la storia del cedimento, iniziato nell’agosto 2020 e proseguito fino al Crollo finale il 1 dicembre 2020. In particolare si legge come i cavi, anche se secondo le specifiche avrebbero potuto sopportare il carico, in realtà si sono rotti ben al di sotto della loro capacità. L’analisi con un radiotelescopio funzionante non è apparsa sufficientemente approfondita ed è stato necessario non riuscire a inviare i campioni a laboratori specializzati (come quello del Kennedy Space Center).

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La sicurezza prima di tutto, con un futuro incerto

In generale, la NSF ha chiarito che il crollo è avvenuto nella zona di sicurezza e non ha messo in pericolo la vita degli operatori coinvolti. Il danno principale è stato alla cupola gregoriana (caduta sul disco sottostante) e ai pannelli di alluminio. Anche le piattaforme sono state danneggiate irreparabilmente. Gli edifici circostanti, invece, hanno subito pochi danni. Il rapporto finale sui danni dovrebbe essere rilasciato a dicembre 2021 dove sarà possibile chiarire cosa sia successo al Radiotelescopio di Arecibo.

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Attualmente, oltre alla rimozione dei detriti, è in fase di ripristino una parte dell’attività (come la parte dedicata allo strumento LIDAR per lo studio della ionosfera). Anche l’archivio con i dati delle osservazioni del Radiotelescopio di Arecibo gli ultimi 50 anni dovrebbero essere sicuri. E il futuro? Nell’aprile 2021 potrebbe aprire “un tavolo di concertazione” per cercare idee su come trarre profitto dal sito. Un fattore limitante sarà il costo della ricostruzione e l’importanza scientifica di una nuova struttura. Nulla è stato ancora deciso, anche se nella seconda metà del 2021 potrebbe esserci maggiore chiarezza.

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